Bea e Filippo

Bea e Filippo

giovedì 26 luglio 2012

Auguri Bea!

Ciao Bea!
Hai compiuto 5 anni e ti sei concessa una sana festa con le tue amiche.

Una sana festa di gioco e colori.
Una festa semplice e grande allo stesso tempo,  perchè quando voi bimbi vi mettete insieme sapete colorare anche l'aria che si respira.
Ed eccoti cresciuta... a spegnere le candeline con le ali di farfalla.
Grande idea della mamma: tu e le tue amiche trasformate in simpatiche farfalle.
Lo so che a 5 anni non si può volare via per conto proprio... mi raccomando Bea!
Ma la farfalla esprime bellezza, leggerezza, delicatezza.
La farfalla porta in sè anche il senso del movimento, del colore, della grazia e perchè no, della purezza.
Tu e le tue amiche farfalle simpatiche, ma già belle sveglie e con le idee ben chiare.
Bimbe di questi tempi. Con sguardi che dicono molto... forse fin troppo e ben determinate...
Cara Bea mi raccomando guarda le farfalle: amane quanto rappresentano e permetti di farlo diventare un po' tuo!
La conquista dei tuoi 5 anni sia traguardo di colori!
Auguroni!

mercoledì 25 luglio 2012

A colpi di Spread!

Non riesco a vivere e a considerare la mia famiglia e la mia vita come protetta in una bolla di sapone. Non riesco a tapparmi lo orecchie o tenere gli occhi chiusi come se attorno tutto fosse perfetto. Mi tormenta sto cavolo di Spread e ciò che si porta dietro come fenomeno che tocca la vita di tantissima gente. Ogni giorno sento di amici la cui azienda è in difficoltà, di persone (amici di amici) che sono a rischio lavoro. Di gente che il lavoro lo ha perso! E non riesce a ritrovarne uno.
Ogni giorno non riesco a non buttare un occhio sui commenti della situazione, sulle conseguenze, su questo e su quello. Se sono in giro in macchina rimango impressionato dai cartelli “cessata attività” o dalle aziende chiuse e malinconicamente circondate da erbacce. Quanto lavoro, vitalità, creatività, intelligenza, manualità, professionalità, semlicemente interrotte: senza mercato.
Vendesi, affittasi: da tutte le parti campeggiano cartelli di questo tipo e rimangono lì, immobili ad ingiallire perché da qualche anno nulla si muove. Tutto bloccato.
Lo Spread è come se avesse fermato tutto. E’ un paradosso lo so, ma qualcuno la colpa se  la deve pur prendere! A chi la vogliamo dare? A chi evade? A chi corrompe o è corrotto? A chi ci ha governato con tanta lungimiranza (tanto la colpa ricade sui votanti)? No, diamola allo Spread!
Questo è lo scenario, poco rassicurante, nel quale sono immerso e non riesco del tutto a cancellare da me malinconie, timori, preoccupazioni, nonostante stia attraversando una bella fase della mia vita. L’innocente in-consapevolezza dei mie bambini sa rinviare o celare momentaneamente certe brutte sensazioni… ma lo spread mica scappa. E continua a salire.
Mi chiedo che fine faremo. A che cosa realmente stiamo andando incontro? Chi ci “attacca”? E perché? Che vuol dire che ci sono mega fondi (da cifre impronunciabili) che guadagnano in maniera spropositata se alcuni stati sprofondano nella merda, portando a fondo - e in fondo - milioni di persone? Ma è possibile che per il denaro (spesso talmente tanto da non poter neppure essere speso) si possa gioire delle sofferenze, delle fatiche, delle miserie di milioni di famiglie?
Guardo i miei figli: sono piccoli. Sorridono, crescono, cominciano a camminare in questa vita e mi auguro che possano risvegliarsi in un futuro senza essere costretti a sentire ogni giorno la parola Spread! Che le crisi che vivranno siano quelle fisiologiche delle loro tappe di crescita e non quelle di una nazione che pian piano si spegne sommersa dai debiti!
Non so cheffare e non so che succederà… osservo intimorito, tenendo sempre viva la speranza che qualcosa si muova (mizzega dovrà pur succedere qualcosa di positivo!), che si inverta la tendenza del “tutto fermo e tutto bloccato”. Fatico a tenerla viva, ma non voglio spegnere  questa cavolo di speranza!
Piuttosto spengo sto Spread! ... ma come si fa?
Mi aiutate?

Grazie!

Per il premio, anzitutto!
Perchè l'hai dato a un papà... mica è scontato. Perchè è  un bel modo per metersi in gioco a vicenda riconoscendo il valore di approcci diversi... maschili e femminili. Spesso neppure troppo diversi.
Grazie ancora.

Ma questi premi mica si pigliano e basta: c'è il compito da fare, altrimenti nessuna consegna. Ricapitoliamo.

Ora le regole per accettare il premio:
 -  Segnalare sul proprio sito 5 blog con meno di 200 lettori evidenziando i link
 -  Lasciare un commento su questi blog per avvisarli del premio
 -  Ringraziare chi vi ha assegnato il premio (FATTO!)
 -  Condividere con i lettori 5 cose di se che le persone non conoscono

Ed ecco i Blog che segnalo.

Babbonline: perchè è un Lui che si sta mettendo in gioco!
Stratobabbo: perchè è un maestro!
Alicedallanascita : perchè adoro i distratti.
Amoricolpisello:per il titolo...scherzo! Per la simpatia.
Themorasmoothie: per la sua creatività!

Mo' mi butto sulle cinque cose che - mi sa - non conoscete di me!

1. Non sopporto andare in barca (sto male prima di salirci)
2. Adoro il Braulio riserva (Linkate e scoprirete)
3. Ho letto tutti i libri di Morris West e di Milan Kundera
4. Sono un superFan di Davide Van Desfroos (inimitabile!)
5. Da 20anni mi faccio la barba solo 2 volte alla settimana

Ce l'ho fatta... anche questo premio me lo sono preso... devo avvisare Mammapiky!

Ciao a tutti!

martedì 24 luglio 2012

Il tempo delle conquiste!

L'estate è entrata nel vivo. Dopo la settimana al mare "di famiglia", è inziato il periodo ferie alternate tra me e mia moglie così da poter stare il più possibile con i bambini.
Le alterniamo anche nei luoghi... io me li porto in Valtellina da mia mamma e lei  se li spupazza in Valle D'Aosta. Ci riuniremo per le centrali d'agosto.
L'estate è nel vivo, e i più vivi di tutti sono Bea e Filippo! Vivi, scatenati, capaci di farsi rapire dallo spirito di libertà che lo stare all'aria aperta, il caldo, le opportunità di gioco ecc. offrono. Tutto è una specie di regalo di questo tempo speciale.
W i porcini!
E a me piace un sacco vederli così: mai domi, sempre alla ricerca di una cosa da fare, sempre in movimento e spesso col sorriso sulle labbra.
Mi accorgo che crescono, che in un attimo sono diversi. Nelle movenze, negli atteggiamenti, nell'autonomia che stanno conquistando, nel modo di affrontare le cose: crescono, eccome crescono.
Il loro diventare sempre un pochino più grandi è di fatto un guadagno e un impegno. Un guadagno perchè c'è meno apprensione (almeno da parte mia) e so che posso sciogliere qualche briglia in più, impegno perchè comunque non sempre la loro capacità critica nel discernere il facile dal pericoloso è sviluppatissima.
Ma i tempi stanno cambiando rapidamente e mi sembra di poter gustare di più i progressi che fanno, il loro avvicinarsi pian piano a compiere sempre più cose "da soli". E' proprio un bel vedere.
Al mare Beatrice si avventurava nell'acqua alta e nuotava alla grande. Filippo s'era trovato un amichetto e con lui ho giocato per ore. Bea ha camminato con me nei boschi tutta orgogliosa di sapersi destreggiare anche in punti un poco più faticosi. Filippo segue Bea e mio nipote e, per nulla in difficoltà, riesce a eseguire quello che fanno loro.
E' il momento in cui è possibile concedersi qualche passo indietro per ammirare le loro conquiste, senza la necessità di tenere un braccio teso per ogni evenienza.
Questo passaggio mi sta permettendo di chiamare la vacanza col suo nome: non è un sempplice "cambio d'aria"... concede in effetti un minimo di riposo e relax. Un minimo di tempo per se stessi.
Il crescere è una conquista, una loro grande conquista... e un regalo per noi genitori!
L'estate è entrata nel vivo! Me la voglio gustare fino in fondo!

mercoledì 18 luglio 2012

... telegramma

Qui tutto ok!
Wi Fi balbettante...
Giornate piene... con i piccoli...
Mi sa che si riconmicia a bloggare settimana prossima...

ps. Abbronzatura al Top... non mi capacito de fatto che mi sia bruciato solo le braccia!

sabato 14 luglio 2012

Al mare... mi tocca

Domattina all'alba si parte. In macchina presto per raggiungere (finalmente) Bea a Filippo e trascorrere una settimana di vacanza con famiglia riunita... al mare.
Mi suona strano uan settimana di vacanza tutti insieme a luglio, ma quest'anno ce l'abbiamo fatta. L'ultima volta, quattro anni fa, mia moglie mi piantò a metà settimana perchè dovette rientrare al lavoro. Questa volta non ci saranno sorprese. Speriamo.
Mi tocca il mare. Mi piace come atmosfera in generale. I paesaggi che sa disegare mi rapiscono spesso, ma la vacanza al mare in sè non mi esalta. Anzi, per certi versi mi rompe pure: la sabbia, il sole, le creme, il caldo. Un mix di piccoli fattori che mi infastidiscono.  Non so, forse con l'invecchiamento (acculto?) che inesorabilmente avanza è possibile che certe insofferenze emergano con maggiore prepotenza.
Ma è pur sempre una vacanza! Mica una penitenza.
Saremo tutti insieme. Volerà sicuramente. Tra mille bagni, tra giochi in spiaggia, tra sorrisi e capricci... fra una settimana certamente ne rimpiangerò la fine.
Magari ci scappa anche un po' di riposo. Sicuramente la mente (almeno la mia) si libererà dalle preoccupazioni lavorative e dai ritmi cittadini: in questo è brava. Mente libera, questa è vacanzza!
Si parte. Tutto alle spalle e davanti la voglia di gustare questa attesa vacanza!
Nonostante il mare, andrà alla grande!
Bea e Filippo stiamo arrivando!

giovedì 12 luglio 2012

Ce l'hanno fatta! Nildi è On Line.

Non è pubblicità (intendo in senso ufficiale, ufficiosamente certo che lo è!).
Non me lo hanno chiesto e non ci guadagno nulla.
Ne ho voglia e basta.
Perchè se lo meritano. Perchè l'hanno sudata.
Perchè è una piccola sfida in un periodo in cui le sfide sono per lo più un rischio.
Perchè sono amici e per i mei bimbi da loro ho trovato cose fantastiche.
Ce l'hanno fatta!

 Nildi è On line.

Non più il solo (per modo di dire, perchè era già tanto!) simpatico e unico negozio di Raffaella, ora si è aggiunto il "reparto web".
Se il negozio, quello fisico,  è la creatura della Raffy (io la chiamo così), Nildi Shop On Line è la fatica (soprattutto) di Lorenzo (il Morini come lo chiama Filippo!).
E ora Nildi è unico, o unito?
Sono contento per loro perchè hanno saputo realizzare un piccolo sogno e perchè hanno avuto il coraggio di osare. Perchè possono finalmente allargare ad un pubblico molto più ampio (quello che solo il Web ti può offrire) le loro proposte: originali e utili, simpatiche ed essenziali, innovative e imperdibili. Tutte a misura di bambino... e quindi il regno delle mamme e dei papà!
Potrei raccontare piccole storie su molti prodotti acquistati da loro, magari lo farò, ma quello che mi preme in questo momento è dire a Raffaella e Lorenzo: buona fortuna!
Che possiate avere il successo professionale che vi meritate e gustare fino in fondo  il piacere di aver costruito qualcosa di vostro: tutto vostro!
Mi auguro che tante mamme (e papà) continuino ad entrare nel negozio "della Raffy", ma soprattutto che tantissimi inizino ad entrare (e a comperare... è il vostro lavoro) nel novello Nildi Shop On Line!

Un Grandissimo in Bocca al Lupo!

... e se qualche mamma legge ci faccia un giro! Mi raccomando!



martedì 10 luglio 2012

Bella scoperta

Non si scappa.
Quando si diventa papà  si cambia vita.
Bella scoperta!
Me lo dico e ridico spesso, ma che ci posso fare?
Essere papà è un di più o un di meno? Aggiunge o toglie?
Domande da risposte scontate o ci devo pensare?

Non si scappa, si cambia vita.
Perché loro ci sono, sempre.
Diventano i protagonisti dei pensieri, delle scelte, dei menù.
Ti si appiccicano perché chiedono affetto, protezione.
Calore o semplice presenza.
Ti strappano sorrisi.
Ti fanno preoccupare.
Pure arrabbiare.

Ti cambiano la vita, non si scappa.
Dettano tempi. Disegnano nuovi programmi.
Definiscono priorità. Ti impongono scelte.
Generano imprevisti.. e sorprese.
Rompono le abitudini e ti offrono nuovi riti.

La vita è diversa, ormai ci sei dentro.
Il tempo con loro è il tuo nuovo tempo.
Non sei più tu che diventi grande o maturo.
Ci sono loro.
Percorri i loro passi e insieme ripercorri i tuoi.
Riparti da dove eri arrivato, ma da papà.
Ora sei un papà! Grande opportunità.

Bella scoperta! Sì proprio bella!

(... è il caldo, lo giuro)

lunedì 9 luglio 2012

Al prossimo anno... forse.

Sono passati. Due fine settimana senza bambini (sapete ormai che sono felicemente al mare con i nonni) sono trascorsi. Pufff, volati via. Magari torneranno la prossima estate. Chissà che cosa ci riserverà il futuro.
Mi viene spontaneo dire: "Finalmente", non perchè siano stati noiosi, vuoti, inutili, ma perchè ho una gran voglia di rivedere Bea e Filippo. Ma questo è un tema un po' ridondante. Lasciamolo nel cassetto.
Il dato di fatto è che io e mia moglie abbiamo preso al volo quest'occasione e, nonostante le migliori intenzioni e i propositi delle mille cose da fare, siamo stati capaci "soltanto" di riempire il tempo di poco. Forse è più corretto dire che il tempo lo abbiamo svuotato.
Ci siamo rintanati per due fine settimana consecutivi nel notro rifugio alpino, da una parte per sfuggire la caldo torrido della città, dall'altra perchè avevamo voglia di silenzio, di pace, di tempi vuoti. E così abbiamo fatto. Meglio non fatto. Ci siamo dedicadi un po' a noi stessi, cercando di fare con calma quello che, di solito e a stento, occupa ritagli improbabili di giornate piene. Ci siamo dedicati a qualche amico, per fortuna con lo stesso desiderio di lentezza riposante (... in giro c'è un sacco di gente davvero cotta!). Poter conversare, uscire a cena, permettersi qualche momento sotto il caldo sole alpino senza  ansie (e senza protezione... mia moglie docet), senza dover attivare per forza orecchi attenti o occhi vigili. Senza scadenze o appuntamenti. Che cosa chiedere di più?
Ci siamo accorti che, a famiglia riunita, l'assente principale non è tanto la vita "di prima" (qualche serata in compagnia ce la siamo ritagliata, comunque. Mica siamo in isolamento), è il riposo. E, accanto a lui, un po' di tranquillità e sereno non far nulla di particolare.
Bea e Filippo, infatti,  non fanno sconti: impongono di essere sempre sul pezzo. Nessuna distrazione (neppure notturna.... erano mesi che non dormino la  notte senza interruzioni): per loro ogni momento è uno spazio che il papà o la mamma devono aiutare a riempire. E quando ti concedono un minuto di tregua devi essere bravo ad incastrare tutto quello che è necessario fare (cucinare o  riordinare. Lavatrice o spazzatura. Asciugatrice o pavimento. E così via).
Il riposo e la tranquillità: sono bastati due fine settimana liberi che questo salutare rifornimento ci ha ricaricato le batterie. Ci è stata offerta l'opportunità e l'abbiamo presa al volo, per nulla pentiti di non aver sfruttato l'occasione per buttarci in qualche avventura da "tempi passati". Ci saranno (ne siamo certi) altre occasioni.
Ora sono in attesa di raggiunegere sabato Bea e Filippo. Ho una volgia matta di stare con loro, di riprendere i ritmi che sanno darmi. Di ricominciare con i loro riti. Di riassoporare fino in fondo la loro presenza, per fortuna ingombrante: li voglio così, non come dei soprammobili.  Non mi basta più sentirli da lontano!
So che per la pace e la tranquillità forse se ne riparla al prossimo anno. Ma chissenefrega, ora guardo avanti!

giovedì 5 luglio 2012

Certezze e sensazioni: a Bea e Filippo

"Ciao Papà, lo sai che fra poco andiamo a vedere il tramonto nella pineta?". "Ciao Papà, lo sai che oggi abbiamo fatto i tuffi?". "Ciao Papà, lo sai che stamattina un'onda mi ha fatto cadere, ma non ho bevuto e mi sono alzata da sola?". "Ciao Papà, lo sai che....".
No, non lo so. Lo immagino e vi penso. Vi sento contenti e so che lo siete. Certo che state bene, lo si capisce dalle vostre parole, dal tono delle vostre voci, sempre allegro e desideroso di raccontare a me e alla mamma quanto vi accade: che sia un fatto semplice, o una piccola avventura. Che bello sentirvi raccontare: fino allo scorso anno era difficile parlarvi al telefono, oggi è uno spasso. Crescete. E imparate a narrare trasmettendo emozioni.
Dopo ogni telefonata con mamma ci scambiamo un sorriso e stiamo qualche istante in silenzio: non riusciamo a non far volare i nostri pensieri a voi per immaginare, trasformare in fotogrammi quanto ci avete appena fatto sentire con  le vostre parole.
La mente per pochi istanti ci avvicina tantissimo a voi, perchè sa riprodurre i suoni in immagini. Istantanee tanto distanti quanto reali. Le nostre certezze, che siete parte di noi. Un paradosso?
Al contempo si insinua una sensazione: quella che ci stiamo perdendo qualcosa. In effetti, non si tratta solo di una sensazione: sta nella natura di quel tempo che trascorriamo senza avervi accanto. In questi momenti questa sensazione è più forte, perchè la distanza nè amplifica gli effetti.
Senza avervi accanto: ma quante volte succede e di fatto non ce ne accorgiamo? O non ne diamo peso? Quante piccole esperienze ci perdiamo, ci sfuggono e sicuramente ci sfuggiranno?
Non riusciremo mai ad avervi sempre accanto. E' impossibile. Per fortuna, mi vien da dire. Dobbiamo e dovremmo spesso affidarci ai vostri racconti, ai vostri sguardi. Sappiamo bene che non tutto di quello che ci sfugge (e sfuggirà) riusciremo a saperlo. Dovremmo saper ascoltare anche i vostri silenzi.
Quella sensazione lì, del post vicinanza (anche solo telefonica), sarà sempre una nostra compagna di viaggio. E questi giorni prolungati lontano da voi, ci  aiutano a renderla più evidente come un mezzo di conoscenza e non come un sintomo di disagio.
Cari Bea e Filippo: sapete darci molte certezze, perchè vi sentiamo parte di noi, ma allo stesso tempo è giusto che "ci sfuggiate un po'", per ricordarci che non siete una nostra proprietà.
Avanti con la vostra vacanza!


mercoledì 4 luglio 2012

Mammafelice ci invita ad una Caccia! E noi si va!

Mammafelice, è Mammafelice! Tante idee e soprattutto la voglia di unire, far conoscere. Generare Network perchè la vicinanza tra chi è presente nel Web diventi scambio, condivisione, opportunità di relazione. Diventi scoperta di piccoli tesori: quelli delle storie di tante persone che meritano di essere letti. Crede in questa possibilità e la coltiva un po' anche per gli altri.

Volentieri quindi partecipo alla tua "Caccia al tesoro", e vado con la I tappa!
E seguo, da buon allievo, la traccia di Mammafelice.

Carta di identità: Vittore, 42 anni. Sì il mio nome è come quello del carcere di Milano, ma non l'ho conosciuto. Vivo vicino a Bresso, ma sono di fiera origine montanara (W la Valtellina!). Ho due super bambini: Bea e Filippo e chi mi sopporta quotidianamente è Silvia (la mia vera musa ispiratrice).
Nome del blog e obiettivi: il mio Blog si chiama Il MioSuperpapà. Nato quasi per caso e quasi per sfida, è comunque nato dal desiderio di (il mio) di condividere, riflettere, mettere nero su bianco esperienze e punti di vista a partire dagli occhi di un papà. Meglio, dalla tastiera di un papà contento, che ama la propria famiglia,  abbastanza sereno, sempre un po' assonnato, sanamente interista,  e alle prese con le mille sfacettature della vita familiare. Di una simpatica vita familiare.
Un buon motivo per seguirvi: sinceramente non lo so: però so che ogni tanto riesco a far sorridere, e pure a far riflettere. Forse perchè cerco di essere me stesso: ironico e sincero? Mah!

Due post che vale la pena leggere: nessun dubbio. Quello dedicato a mia moglie: "Rottamo o provo con ebay?", e uno che scherza sulle linee educative familiari Febbre da Derby. E il resto chi lo vuole lo potrà scoprire con calma.
Come seguirvi: oltre al Blog mi trovate su Facebook
Caccia partita!

martedì 3 luglio 2012

Sindrome da casa vuota?

I bimbi sono in vacanza. Si stanno divertendo... se la godono, diciamocelo chiaro, e fanno strabene! Noi genitori a casa, nella morsa della sindrome da  casa vuota, col sano rimorso e "senso di colpa" di chi per qualcosa deve sempre e abilmente soffrire. Retaggio di un moralismo passato, ma sempre vigile?
Morsa però abilmente (e sanamente) contrastata dalla strana e piacevole dimensione della casa "in pace". Silenzio, parvenza di ordine, spazi liberi, momenti gestiti alla cavolo... nessun ritmo imposto.
Ma la casa è un dettaglio. E' un accessorio. La sostanza è che il tempo non rimane vuoto. L'assenza dei bimbi sta regalando momenti diversi, ci sta riportando un pochino a noi stessi: non nel rimpianto di spazi nostaglici, ma nella consapevolezza che i vuoti si generano solo se non si sta bene con se stessi.
Non si tratta di rievocare "l'ogni tanto si sta bene anche senza figli", ma di ricordare a se stessi che nonostante il valore "del contorno" (che siano i figli, la libertà, il lavoro, gli amici, la moglie, il marito, i divertimenti ecc.) - perdonate la riduzione terminologica, è solo funzionale al concetto -, molto dipende da sè! Il chi o le cose che ci circondano sono essenziali e a volte sorgente di senso, ma senza la capacità di star bene con sè stessi porteranno sempre con sè un non so che di insoddisfazione. Latente o palese. Non importa. C'è e te ne accorgi, e ti rode.
I figli sono un regalo a prescindere. Che stiano in "mezzo ai piedi" o che si divertano lontano per un po' di vacanza. Ti mettono di fronte a te stesso a come sei, a dove sei. A chi sei.
Non è un paradosso affermare che si può star bene insieme a loro e apprezzare i momenti della loro lontanza. Anzi è un segnale di quanto sei - in fondo - "riconciliato con la vita".
Per asimmetria penso o ad alcuni conoscenti che una volta raggiunta la pensione sono andati letteralmente in crisi. Come se la loro vita si fosse svuotata di colpo del contenuto principale. Ne ho visti molti così. Mio padre, invece, una volta in pensione è rifiorito: si è rianimanto in mille attività che teneva nel cassetto e alle quali ha potuto dedicarsi. Ha saputo riempirsi la vita già da prima,  tanto che lasciare il lavoro non l'ha svuotata.
La casa è vuota, è vero. I bimbi mi mancano molto. Ma anche l'oggi è interessante. Pochi giorni con dinamiche tutte sue, ma con tanto da dare: perchè non prenderselo? Perchè non gustarlo?


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