| Papà e Filippo |
È mezzanotte e in casa cala il sipario a questa prima giornata del Papa a Bresso. Sono tutti a nanna i miei sei ospiti… molta stanchezza soprattutto per chi è in piedi da questa mattina alle 6.00. Dopo l’incontro serale ci siamo comunque concessi anche una bella spaghettata in compagnia. Il sabato è passato. A Bresso si è rotto il ghiaccio e l’incubo dell’invasione incontrollata, del caos ingestibile, della paralisi cittadina si è dissolto subito. Quella di oggi alla fine è sembrata, quasi, una normale giornata da blocco del traffico. Tanta gente è arrivata (anche se probabilmente molta meno di quella attesa), ma il flusso ha interessato solo poche vie.
Il resto di Bresso ha vissuto, paradossalmente, una giornata di tranquillità, direi di pace. Molte più bici del solito nelle strade, ma quelle non fanno rumore e non inquinano.
Oggi mi sono addentrato nell’area delle celebrazioni con Filippo, un po’ ha camminato spensierato in mezzo a tanta gente che lo divertiva, un po’ è stato sulle mie spalle perché voleva vedere meglio la “capanna” – così ha battezzato il palco del Papa -, il tutto senza nessun problema. Filippo si è lasciato pure coinvolgere dai canti e dai balli e cercava di partecipare a suo modo, battendo le mani, sorridendo e tentando anche di canticchiare. Tanta gente, tanto ordine e serenità.
Non sono per natura un amante delle adunate oceaniche, straordinarie per l’appunto: ma averla così prossima mi ha spinto a sentirmela un po’ addosso. E’ come se non sia stato io ad andare verso questi momenti, ma loro a venire verso di me.
La mezzanotte è passata da un pezzo: regna il silenzio. E domani c’è il secondo round!
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