Questo Post partecipa al Blogstorming sul tema del mese: l'autostima.
In Genitoricrescono mica vanno per il sottile. Ogni mese mettono sul piatto temi importanti, interessanti, che fanno riflettere. E ogni tema viene affrontato da destra, sinistra, sopra e sotto. Con esperienze e riflessioni.
Novembre è il mese dell'autostima. E' un tema che mi ha costretto a pensare perchè riguarda me, ma come papà tocca anche i miei bambini. Perchè è una condizione che ci si porta dietro e che, per certi versi, si può anche trasmettere. Determina non solo una certa visione della vita, ma un approccio alla stessa tale da renderla più o meno serena.
Autostima e sè stessi.
Non riesco a non legare questo tema a quello della libertà. Quella dentro di sè. Quella che si conquista nel tempo e che permette di non ancorarsi a sovrastrutture di qualsiasi genere.
L'autostima è la serena e consapevole visione di sè. Serena perchè obiettiva rispetto ai propri pregi e difetti. Consapevole perchè non li nasconde e li accetta: i primi - i pregi - per valorizzarli, i secondi - i difetti - per vincerli.
L'autostima ti permette di non sentirti mai schiacciato dal timore del giudizio. Non lo eludi perchè a volte aiuta (mica si è perfetti), ma non ti lasci abbattere. Permetti al tuo volto di rimanere sereno, nonostante le piccole sconfitte quotidiane.
L'autostima ti permette di non sentirti mai schiacciato dal timore del giudizio. Non lo eludi perchè a volte aiuta (mica si è perfetti), ma non ti lasci abbattere. Permetti al tuo volto di rimanere sereno, nonostante le piccole sconfitte quotidiane.
L'autostima crea prossimità, è contagiosa, non si lascia abbattere. Non è autoreferenzialità, nè arroganza intesa come pretesa di totale autosufficienza. Non è sentirsi "di più" ma star bene per come si è: senza rimpianti per eventuali doti non possedute o invidie per traguardi non raggiungibili.
Mi piace, inoltre, accostare l'autostima ad una certa dose di autoironia. Saper sorridere di se stessi è "catartico". Non per minimizzare o essere superficiali, ma per dare il giusto peso a tutto. Anche alle proprie cavolate.
Autostima e figli.
Per un genitore, inoltre, l'autostima è fondamentale come risorsa quasi osmotica per i propri figli. I bambini assorbono molto. Da varie fonti. Sono delle piccole spugne. L'autostima quindi può essere almeno trasmessa come stile percepito: come atmosfera attraente, perchè la si respira. I figli saranno comunque un mondo a sè e quindi non è assolutamente detto che tutto sia determinabile. Ma se scorgono genitori che stanno bene con se stessi probabilmente impareranno pian piano ad asservarsi con meno distacco o timore.
L'autostina dei propri figli può passare anche dal modo con cui ci si pone nei loro confronti: pretese eccessive, sfide inutili. Dare troppo peso agli errori, ai presunti difetti o limiti. Tutto questo può far insorgere un disagio, spesso latente, che impedisce all'autostima di consolidarsi in loro. Faranno un'enorme fatica a volersi bene. Perchè devo credere in me stesso se non sono apprezzato neppure dai miei genitori?
C'è pure l'altra faccia della medaglia: confondere l'autostima con improprie esaltazioni. Far credere di essere quel che non si è: quasi imporrre una maschera. Prima o poi cascherà per conto suo, lasciando a terra cocci difficilmente ricomponibili.
Il peggio è indurre ansie e paure. Timori inutili. Insicurezze. Alimentano le delusioni e non li aiuteranno mai ad essere pienamente se stessi.
Infine.
L'autostima si alimenta dalla capacità di essere veri con se stessi: pregi e difetti, doti e limiti convivono in noi e in loro: sono gli elementi imprescindibili "dell'unicità che si è". Nascondere i secondi ed esaltare i primi è inutile. Convivere serenamente con entrambi è libertà. E' autostima.
Mi piace molto come hai affrontato il tema: non hai lasciato vuoti per la comprensione piena di questa parolona che è l'autostima. Una cosa su tutte non potrebbe mai mancare quella dose di autoironia di cui parli: vitale come l'aria! E quanto è apprezzata dai figli, altro che minimizzare. E' davvero sentirsi liberi di essere quello che si è sempre e con serenità.
RispondiElimina... questo tipo di libertà non ha prezzo!
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