Bea e Filippo

Bea e Filippo

martedì 5 novembre 2013

Random, tra armadi e mamme bollite

Alcuni pensieri veloci...

Cambio di stagione.

Il mio cambio di stagione è durato esattamente 20 minuti. Non è un vero e proprio cambio di stagione, per la verità,  ma un semplice cambio posto: i maglioni ritornano in basso, le polo e le magliette a mezze maniche tornano sù, nel ripiano alto. I pantaloni corti con i pigiami leggeri prendono (sempre in altro) il posto dei pile e dei pigiami pesanti. Detto fatto. Un semplice mini trasloco, nella zona dell'armadio a me riservata, inferiore a quella che occupa mia moglie. Ma non polemizzo. Ci attacco anche un minimo di selezione naturale: ho eliminato i maglioni e i pantaloni che non indossavo dal 2009 e qualche camicia ormai priva di colletto... il prossimo anno toccherà a quelli del 2010. Rapido ed essenziale e probabilmente facilitato da un guardaroba piuttosto  minimalista. 

Il cambio di stagione dei bambini è stato più o meno come il mio. E' durato un po' di più perchè sono in due ed è stata necessaria l'analisi delle taglie.... crescono in fretta, quindi ho dovuto (sì, l'ho fatto io il loro cambio di stagione)  eliminare quanto diventato piccolo. Diciamo che me la sono sbrigata in 3, 4 ore (pause sigarette incluse)...

Il cambio di stagione di mia moglie è in divenire. E' un'azione che ha un inizio, ma fatica ad indirizzarsi verso una fine. Il primo freddo (quei giorni gelidi di metà ottobre) sembrava avesse innescato una sorprendente azione virtuosa: il cambio anticipato. Invece di fatto si sono materializzati sulla cassapanca in fondo al lettone due grandi contenitori con una parte dei suoi abiti invernali (maglioni vari ecc.) e sono lì. Come dei dispenser: un po' aperti, un po' chiusi. Lì come nuovi componenti d'arredo, tanto che io non ho più lo spazio per appoggiare gli abiti del giorno dopo. Questo non perchè mia moglie stia meditando come applicare i suggerimenti di Mo te lo spiego a Papà nel suo simpatico e utile post Come fare il cambio di stagione, ma semplicemente per una congiuntura negativa: non ho tempo.
La mia unica speranza è che la super amica vicina di  casa, l'iperattiva Cinzia, si commuova anche quest'anno e intervenga... come ha già fatto qui.

MammaBollita

Qualche giorno fa mi sono imbattuto su una nuova pagina di facebook. Mi ha colpito, per il titolo, per l'idea per le prime battute, per lo spirito, per l'ironia, per quanto potrà riservare.
Si chiama MammaBollita. Bella anche la grafica. E questo è un buon segno.
MammaBollita: l'immagine è troppo simpatica. 

A me il bollito, per fare un paragone culinario, è sempre piaciuto un sacco. Per due motivi: 
a. Il brodo. Il bollito lascia in eredità un brodo fantastico, col quale si possono fare un sacco di prelibatezze... ed io adoro, per esempio,  il riso fatto col brodo "vero". Tutta un'altra cosa, non me voglia il dado.
b. La carne. I bolliti mi piacciono anche perchè mi permettono di utilizzare tutte quelle ottime salse (quella verde, la senape, la maionese stessa, ecc.) che solitamente manco mi ricordo che esistono. Apparentemente la carne sembra ammosciata... ma si rianima esaltando se stessa grazie a pochi accorgimenti.

Ora che c'azzecca la mamma bollita col brodo e la carne?
Abbiamo il brodo: è la sostanza della vita di una mamma. Sapore. Ricchezza. Tanta roba, insomma. 
C'è il risultato: una mamma apparentemente moscia (nel senso di stanca, provata, affaticata, destabilizzata...) ma che se ci prende gusto, si può esaltare in fretta con poche parole. Le salse sono i pensieri ironici, sarcastici. Frecciatine e dardi. Come solo le donne sanno scagliare o mettere nero su bianco. 
Il tutto sintetizzato (per ora) in poche righe. Ma eloquenti. Molto. Ilarità condivisa, come segno di soddisfazione. Bollita, ma contenta!

Bella idea! Care mamme bollite vi seguirò con molto interesse!!!
... anche perchè un po' bollito lo sono pure io!

PS. Chiarisco che il mio post non è sponsorizzato. Non ho ricevuto nessun dono in cambio. Nessuna mammabollita (che non ho il piacere di conoscere) è mia parente. Neppure amica. No, neanche amante, lo saprei, suvvia. 
Va da sè che se l'idea avesse un successo planetario mi propongo come segretario tutto fare!

9 commenti:

  1. Fai tu il cambio di stagioneeee? Ti stimo fratello, sei un esempio per tutti noi. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... ma solo il mio e quello dei bimbi.. alla fine poca roba...

      Elimina
  2. Stima per il cambio di stagione dei bimbi, ma non ti permetto di disquisire su quello di tua moglie! Noi ci mettiamo più tempo perché dobbiamo riflettere e metabolizzare qualche inevitabile scarto da buttare! ;-)))
    Le Mamme bollite mi hanno incuriosito e mi sento già parte di loro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... metabolizzare? si chiama così la "pigrizia"?

      Elimina
    2. Non e' pigrizia ma difficoltà a separarsi dalle nostre cose, anche se giacciono nell'armadio da parecchio tempo!

      Elimina
  3. E no, però non vale!
    Già che se non hai difficoltà a disfarti di maglioni e pantaloni del 2009 il cambio di stagione è facile! Io non riesco ancora a decidermi a mettere in pensione vestiti del lontano 2001 (si, hai letto bene), per forza che ci vuole più tempo!
    Solidarietà per tua moglie!!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...