Avevo promesso l'aggiornamento ed eccomi qui!
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Bersagli (1) |
Ieri giornatona da FestaDellAsilo con tempo clemente, pubblico delle grandi occasioni, bimbi scatenati, maestre felici (e non parevano neppure troppo stanche) e genitori obbligatoriamente sul pezzo.
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Bersagli (2) |
Per quanto mi riguarda, nelle due ore dei giochi (con altri quattro intrepidissimi papà.. e non era esattamente una giornata estiva...), mi sono beccato un'infinità di gavettoni... non potevo schivarli proprio tutti! (Ma a Pino ne ho concesso solo uno... di striscio)... per il resto del tempo - rinfresco e il dopo - ho vissuto momenti molto piacevoli.
Giornata riuscita, non c'è dubbio, con volti sorridenti e soddisfatti da tutte le parti. Va da sè che quello che conta di più, a mio avviso, è ciò che gustano i bambini: sono loro al centro e quindi è fondamentale che siano stati loro a diverstirsi di più. E quest'obiettivo sicuramente è stato raggiunto.

Una giornata come quella di ieri, per come l'ho vissuta e vista, mi vien da riassumerla in due parole: EFFETTO CONTAGIO. Istintivamente quest'immagine, senza pensarci troppo su, racchiude nel mio immaginario non tanto il senso ma l'effetto di quanto avvenuto.
Il contagio è la capacità di propragarsi di "un qualcosa" (di solito di un virus) in maniera silenziosa, quasi automatica, da una persona ad un'altra. Spesso, quando ci si accorge che un contagio è in corso, è troppo tardi e non si può più far nulla. Questa dinamica l'ho vista ieri, con alcuni "virus speciali" che nessuno è riuscito a contrastare.
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Il Super Vulcano fumante! |
Il contagio del sorriso. Impegnato com'ero a schivare gavettoni non ho avuto la possibilità di seguire i mei figli in giro per i vari giochi, e neppure - quindi - di osservare ogni lato della festa. Nel mio angolo, però, ho subito notato l'effetto implacabile di uno dei virus della giornata: il sorriso.
Ho visto sorridere i bambini, i genitori (quelli che giocavano, quelli che semplicemente guidavano i loro figli) e le maestre. Ho visto sorridere la gente che dal marciapiede vicino, passando, osservava per qualche istante ciò che avveniva. Il contagio è stato rapido e senza sconti: anche tra di noi della zona "gavettoni" s'è creato un "ritorno alla spensieratezza giovanile" che ci ha indotti non solo a coinvolgere i bambini a colpirci (qualcuno appariva un po' intimorito), ma a scatenare - in certi frangenti - piccole battaglie con papà e mamme (o maestre) colpevolemente troppo compiacenti della nostra condizione di bersagli...
Ieri si è sorriso davvero tanto. Pare poco?
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Bea e Filippo sul Camion dei "Pompieri",
i super ospiti della festa! |
Il contagio del senso di festa: non so se si possa considerate una causa o un effetto, ma a me è parso che tutti siano davvero riusciti ad entrare nel clima della festa, trascinati e contagiati dalla festa stessa. Anche i genitori più compassati o i bimbi più timidi alla fine si sono fatti conquistare. Imparare a far festa non è poi così semplice: vuol dire lasciarsi coinvolgere, non temere di mettersi in gioco, presentarsi con estrema libertà a quanto ti viene offerto. Ho scorto questo contagio mentre inesorabilmente rapiva tutti, vincendo anche le resistenze di chi forse era lì più per senso del dovere che con il desiderio di un reale coinvolgimento.
Il contagio dell'ambiente. A me fa questo effetto: quando passo dall'asilo respiro l'aria di un ambiente sano. Credo che ciò valga per tutti gli asili, certamente lo percepisco in quello frequetato da Bea. L'effetto che genera un ambiente spesso non è dato solo dall'estetica ma da un intreccio di componenti, soprattutto umane, che rendono l'aria che si respira ricca di positività. Il contagio dell'ambiente è il meno appariscente, ma partecipare ad una festa predisposti dalla simpatia del luogo e delle sue persone permette, più genericamente, all'ambiente stesso di contagiare se stesso e di essere un portatore sano di serenità. Ciò infonde tranquillità, rasserena le menti e, visto che ci sono di mezzo i nostri piccoli bimbi, infonde molta sicurezza. E son certo che se anche qualcosa fosse andato storto, quando l'ambiente è così, non avrebbe cambiato di una virgola la percezione della giornata.
Poca cronaca, ma alcune percezioni personali che mi permettono di sorridere a momenti molto semplici nella loro apparire, ma molto ricchi nel loro essere.