
Ma ha fatto di più: ha raccontato alla classe il mio destino, tutta orgogliosa del ruolo del padre.
Quello che mi ha turbato maggiormente, però, è stato quanto mi ha detto poco fa: "Papà, ha detto il mio compagno Pino (nome di fantasia) che ti colpirà di sicuro!"...
"Cosaaa? E chi è sto Pino?"
"Il mio compagno preferito, ma lo sai che è proprio forte? , per me ti colpisce...". E rideva... No questo è troppo!
Caro Pino ti voglio dire due o tre cosette da uomo/papà a bambino.
Tra me e te ci sono quasi 40anni di differenza, mi colpirari solo se lo voglio io e figurati se ti farò fare bella figura davanti a Bea.
Sotto sotto sono un "bastardo dentro" e un mio amato pro zio mi ricordava spesso questo detto dialettale: "vantas senza es vantà, l'è cume netàs el cuù senza avè cagaa" (traduzione letterale: vantarsi senza essere vantato è come pulirsi il sedere senza aver cagato). Ergo: attento ai colpi di rimbalzo.
Non sono ancora pronto a sentirmi dire da mia figlia che esistono compagni (maschi) preferiti. Fa parte di un istinto protettivo primordiale che devo ancora imparare a controllare. Non è colpa tua, lo so, ma di sicuro qualcosa avrai fatto pure tu.
Ne parleremo a quattrocchi domani mentre ti asciughi.
A domani per gli aggiornamenti del caso.
A domani per gli aggiornamenti del caso.