Il tema è lanciato da Rossella Boriosi su la 27Ora, il Blog del Corriere della Sera: Genitori Blogger: è giusto parlare dei nostri figli in rete? E la loro Privacy?
Rossella cerca di delineare i contorni della questione suscitando interrogativi e stimolando una riflessione in merito. Lei stessa né è coinvolta.
Riflessioni e dubbi, che poi trovano spazio nei commenti successivi (quasi tutti di blogger) che aggiungono temi e argomenti. Nella logica della viralità e condivisione dei pensieri che cercano di fornire un contributo o un’esperienza.
Ad un certo punto spunta questo commento.
Lettore 2672835, mi fanno un’infinita tristezza tutti quei genitori che con “affettuosa” indifferenza postano qualsivoglia immagine – nonché racconto – dei loro figli e della loro vita al web. Una vita fatta di gesti, parole, intimità… Il suo articolo è molto interessante, perché si pone una domanda nell’interesse dei figli e dei bambini. Già, perché nel loro interesse, vengono fatte assai poche cose in una società adultocentrica come la nostra! Rispetto zero, per piccole e indifese creature che vengono spesso trattate come accessori, belli e felici nelle foto mostrate al “mondo”, come un paio di scarpe nuove. Il tempo che viene consumato per mostrare e/o raccontare di loro, i bambini lo passerebbero volentieri con noi, genitori consapevoli e presenti al momento, leggendo un libro, facendo una corsa al parco… questo più di ogni altra cosa conterebbe per loro; senza voler parlare della privacy e del fatto che quando saranno più grandi, forse, potrebbero non apprezzare proprio per niente le “simpatiche” condivisioni effettuate da genitori distratti e affettuosamente indifferenti. Ma questa è una mia opinione e, come è ovvio, io non ho nessun blog, non me ne vogliano chi lo ha.
Non resisto e replico.
Caro lettore 2672835, (senza nome…): sintetizzo: “infinita tristezza”, “affettuosa indifferenza,rispetto zero, Bambini accessori, come scarpe nuove. Tempo rubato a loro per scrivere e invadere la privacy. Per finire: genitori distratti e affettuosamente indifferenti. Almeno s’è fermato/a qui. mancava solo richiedesse l’incarcerazione preventiva… Non “gliene voglio”, anche se ho ho un blog, e ogni tanto posto foto. Non “gliene voglio” perché, nonostante i mille difetti che ho come padre, non mi riconosco in quello che descrive… non tanto perché non rubo tempo tempo per scrivere (i miei figli alle 9.30 di sera dormono beatamente), e neppure per un’acritica visione della mia vita. Ma perchè l’avere un Blog non è un discrimine rispetto all’essere o meno un buon padre/madre. Non è detto, inoltre, che lei che non ha un blog riesca ad essere rispettoso, che non sia distratto, che passi tutto il tempo che può con i bambini… che non sia indifferente. Un conto è esprimere un’opinione sul tema: blog si o no? Farlo così o pomì? Un conto è giudicare chi scrive. E pensi che cerco pure di insegnarlo ai miei bambini… nonostante scriva un blog. “Non gliene voglio” anche se credo sia importante pesare le parole prima di scriverle (si ricordi che rimangono)… per una sorta di rispetto che forse leggendo qualche blog lei potrebbe riacquistare riconoscendo che la relazione educativa e genitoriale con i propri figli non si gioca nel o col Blog… ma in ben altre circostante. E proprio per queste - a lei ignote - le consiglio di evitare – almeno per rispetto – sentenze verso le persone … questo sì genera “infinita tristezza.
Per chiudere con la lettrice 2672835(si scopre che è una donna e mamma) che cerca di correggere il tiro.
Caro ilmiosuperpapa, le chiedo scusa e la ringrazio per aver risposto alla mia “opinione” con gentilezza. Sono su tutto d’accordo con lei, è vero quando scrive che avere un blog non è un discrimine rispetto all’essere o meno un buon genitore ed è altrettanto vero che non avere un blog, non sia certo garanzia dell’essere un buon genitore. Ho alzato un po’ i toni senza rendermene conto, ma non volevo giudicare cattivi genitori tutti coloro che postano qualcosa sui loro figli o che hanno un blog a riguardo. Evidentemente invece l’ho fatto e mi dispiace, ma quando si parla di bambini, si parla di persone che non hanno modo di decidere della loro vita né di difendersi e, sulla base della mia esperienza – seppur misera – noto spesso una forte mancanza di rispetto nei loro confronti. Ecco, questa cosa mi fa arrabbiare moltissimo e allo stesso tempo mi rende molto triste. Non può negare che in questo caso, come in tanti altri, gli adulti abusino troppo spesso del loro “potere” senza mai chiedere il permesso!! La ringrazio per avermi fatto riflettere su ciò che ho scritto, alla prossima cercherò di esprimermi in maniera diversa e… visiterò senz’altro il suo blog appena possibile!! Sono una super mamma anch’io!!
Rimango dell’opinione che a un figlio cresciuto faccia più male leggere commenti come quello della lettrice-mamma 2672835, che non i post dei propri genitori… magari con qualche foto.
Ma questa è la mia opinione.
Forse sono uno scassa palle…, a me piace leggere opinioni, anche diverse dalle mie… piace il confronto. Ma quando spacciare giudizi gratuiti per semplici opinioni mi infastidisce e parecchio…...
anche perché mancanze di rispetto verso i bambini (i propri figli) da parte dei Blogger io non ne ho nè viste nè lette...