Non arrabbiarsi mai è impossibile. Come si fa? Ripeto: è impossibile. Almeno per me.
Adoraboli e scassapalle! Divertenti e irritanti. Teneri e insensibili. Pacifici e scatenati. Calmi e isterici.
Tutto e il contrario: un mix esplosivo che a volte mette a dura prova ogni tentativo del "devo stare calmo". E' impossibile non arrabbiarsi mai. Almeno per me.
Giocano e dopo qualche minuto uno dei due piange. Poi tocca all'altro. E finiscono insieme, con Filippo cheddice "è stata la Bea" e Bea che risponde "non ho fatto apposta": come se un calcio negli stinchi o una sberla fossero imprevedibili. Non apposta de che?
Entrano in casa tolgono la felpa e la lanciano per terra. Perchè? Mi sto ancora rispondeno che una scarpa vola sul tavolino e fa cadere il telefono.
Ti chiedono: "papà ci fai la pasta col pesto, dai papà.." ... e dopo non la mangiano. Miiii che rabbia.
Si mettono in camera loro e l'obiettivo non è tanto disordinarla (chissenefrega), ma rompere qualcosa: che sia un libro, un pupazzetto, un gioco ...
Vogliono disegnare. Che bello! Ma poi li trovi per terra col parquet arcobaleno che comincia a prendere tonalità impensabili. E mai che rimettessero un tappo!
Buttano i cuscini del divano sistematicamente sul pavimento: ma io e la mamma (soprattutto la mamma) ci appoggiamo la testa!
Si bagnano solo perchè mentre bevono pretendono di fare altro o di farsi i dispetti. E se fanno il bagnetto acqua da tutte le parti... manco a dirlo.
Raccomandi e ricordi, inviti o ordini (quando ci vuole), suggerisci e richiami... ma - spesso - mica ascoltano.
Tante volte non mi arrabbio (ammetto ce la faccio), li prendo per il lato storto, li smusso col sorriso, con gesti più lenti, con parole che sdrammatizzano - ci provo almeno -. Ripeto o rassicuro. Sono rigido e mi smollo: cerco di ottenere attraverso le vie della bonarietà o del compromesso. faccio il paziente: non è la mia dote migliore, ma con l'esercizio...
Ma a volte proprio non ci riesco. Non mi è possibile.
Un po' perchè in certe circostanze sono davvero bravissimi ad esasperarti.
Per loro non ci sono mai attenuanti o condizioni particolari: mal di testa, stanchezza, ritardi, necessità di un po' di raziocinio o ordine. Per loro - d'altronde è così - è sempre il momento di essere se stessi, nel bene o nel male. Nella pace o nel caos. Nella serenità o nel conflitto. Non sanno mentire a loro stessi: è bello questo. Ma è una sentenza: soprattutto se ti pesa riescono a farti arrabbiare!
Mi arrabbio: so che quando ci vuole ci vuole. Alzo la voce: mi impongo e vedo che capiscono che devono cambiare registro. Lo capiscono perchè non sono scemi... e lo fanno.
Ma non mi piaccio mai quando mi arrabbio! E mi piaccio ancora meno quando mi rendo conto che mi sono arrabbiato per un motivo non del tutto valido. Capita anche questo.
Anzi ogni tanto mi pento anche... era il caso? Forse non ho esagerato nell'alzare la voce? Non potevo avere un po' più di pazienza? E mi pento.
Fatto sta che è così: pure l'arrabbiarsi fa parte della relazione papà e figli. Al di là dei modi, delle dinamiche o dell'intensità, i bambini lo sanno ( a volte lo temono) e ne sanno cogliere - crescendo sempre di più - ragioni e conseguenze. Implicazioni e insegnamenti.
Non arrabbiarsi? E' impossibile... ma non mi piace.