Bea e Filippo

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martedì 11 febbraio 2014

Organizzazione: la sveglia!

Organizzazione.
Questa è la parola d'ordine!
Il momento critico è il mattino. Per varie ragioni. La prima è che svegliarmi è dura. Molto dura. Quando c'è la mamma ci pensa lei, a volte delicatamente, a volte con la forza... ora che sono solo è un incubo.
Mi viene l'ansia e mi sveglio un sacco di volte... sto proprio invecchiando!
Comunque prevenire meglio che curare: due sveglie! Una sul comodino mio, una su quello della mamma. La seconda dovrebbe darmi il colpo di grazia. 
Levata anticipata di 20 minuti.
Ce l'ho fatta.  Almeno per oggi.

Poi tocca ai bambini. Bea si sveglia in un secondo...  e dopo due riesce pure ad articolare le prime parole.  In sequenza e con senso logico. Quando inizia poi non smette più. 
Filippo è tutto suo papà. Non batte ciglio per i primi 10 minuti. Poi inizia con i lamenti: "La luce è troppo forte! Spegni! Ho sonno. Sono stanco. Voglio riposare." Ha bisogno di almeno 20 minuti di decompressione. Lo capisco... ecco perché inizio la fase del risveglio alle 7.00.

Quindi mi sono organizzato in questo modo:

6.40   Mi alzo, mi doccio e mi vesto
7.00   Sveglio i bambini
7.05   Vesto Bea 
7.10   Mi preparo il caffè
7.20   Vesto Filippo
7.30   Colazione insieme
7.45   Lavaggio denti
7.50   Rifaccio i letti (se proprio ho tempo....)
8.00   Pronti a uscire 
Le scarpe!!!! ma perché le dimentico sempre?

Questa mattina qualcosa non ha funzionato, alle 7.43 eravamo già tutti pronti!
Domani si deve assolutamente fare meglio!


sabato 17 marzo 2012

Faticosi risvegli

Al venerdì sera andando a letto una delle soddisfazioni più grandiè quella di non dover puntare la sveglia. Mi dico tutte le volte "fortunatamente domattina si può dormire un po' di più!". Non è tanto la prospettiva del sonno in sè ad attirami, ma la possibilità di non dover sfidare minuti nella lotta quotidiana il rispetto di ogni appuntamento (colazione -"vestizione" - asilo - lavoro: il tutto da a ffrontare come un GP di Fomula 1). Il sabato e la domenica regalano la possibilità di non guardare l'orologio, a meno di appuntamenti particolari, e il non doverlo fare già di per sè rappresenta per me un regalo speciale!
Il problema è che i bimbi pare abbiano un orologio speciale che si attiva proprio nel fine settimana: quello della sveglia automatica e anticipata. Questa mattina eccoli arrivare nel lettone super svegli, agguerriti e  pronti a dettare l'agenda: facciamo colazione? possiamo giocare? Ma che ore sono? apro un occhio, ma è confuso, apro anche l'altro ma non reagisce, allora inforco gli occhiali: le 6.45??? Non è possibile? A nulla vale la richiesta implorante di accucciarsi nel lettone per riposare un po' ancora, ormai per loro la giornata sta entrando nel vivo. E questo sabato tocca a me! Espello i piccoli dalla camera e li porto a far colazione, mentre concedo a mia moglie un supplemento di sonno (domani dovrebbe toccare a me).
In questro momento, mentre scrivo, le due pesti stanno giocando a cucinare e ogni minuto mi propongono una pietanza che devo assaggiare. Virtualmente sazio dico di non aver più fame, ma Filippo insiste e continua a propormi qualcosa che mi sono dimenticato di mangiare. Allora mi appello all'estetica e affermo: "basta, non ce la faccio, più ho la pancia piena", ma la saggia Bea mi rassicura: "non ti preoccupare papà, tu hai la pancia piatta!" Pancia piatta? Ma è un complimento o ci sarà sotto un messaggio in codice? Che stia già sperimentando l'uso delle figure retoriche partendo dall'ossimoro? Preferisco non pensarci.
Si sono arresi, hanno deciso di allestire l'ospedale per i loro pupazzi. Bene, di solito le loro visiste -con diagnosi e cura immediata -  durano almeno una mezzoretta. 
Mi rendo conto, per l'ennesima volta, che a volte è proprio una fatica. Fisica soprattutto, ma anche mentale: i bimbi ti dettano spesso ritmi che non vorresti, disegnando scenari diversi da quelli che ti eri prefigurato. Non puoi farci nulla (ricorrere all'anestesia comporterebbe in eccessivo dispendio economico), e quindi per non generare ribellioni del corpo e della mente l'unica soluzione è immergerti in questa vita facendola diventare tua fino in fondo. Cresceranno prima o poi!

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