Il Censis è spietato. Ha studiato le ricchezze degli italiani e alcune dinamiche rispetto alla gestione dei redditi. Il CDS ne ha descritto i risultai in questo articolo: "I dieci italiani più ricchi possiedono quanto 500.000 operai".
Ma dell'articolo quello che mi ha colpito maggiormente è stata la parte finale introdotta così: "Il secondo figlio raddoppia la possibilità di diventare povero". Immagino che un'affermazione del genere non si riferisca ai 10 italiani più ricchi, che probabilmente di figli ne potrebbero fare una vagonata senza problemi. Riguarda il il resto... che pare sia molto più ampio.
Ma torniamo ai figli: il secondo è un casino, col terzo il default è dietro l'angolo. Anzi, quasi certo.
Non ci sono cazzi: fare figli è stupido, inutile e dispendioso. Come cavolo ce lo devono far capire?
Infatti una coppia senza figli, dice sempre il Censis, riduce sensibilmente il rischio di indebitamento per mutuo, bollette, affitti, rette di sta cavolo di asili nido, baby sitter, ecc.
Il figlio è una (o due o tre o quattro) bocca in più da sfamare, un corpo da vestire, un insieme di bisogni da soddisfare. Un certo numeri di vizi certificati che non si possono eludere. I figli sono rette da pagare, spazi in più da occupare, tempo da riempire in vario modo. Ogni loro vagito, ogni loro respiro è un costo. Se poi crescono, azz.., il vortice assume contorni drammatici: corsi, feste, vacanze, vestiti, giochi elettronici, cultura, salute.
La soluzione però si staglia con una chiarezza abbagliante davanti ai nostri occhi: basta figli!
Si risolverebbero una marea di problemi:
- la disoccupazione: meno figli, meno potenziali rivendicatori di un posto di lavoro
- la bamboccionite: niente figli niente bamboccioni parassiti incagliati nelle case di papà e mammà!
- i debiti: senza figli una giovane coppia si può far bastare un tranquillo bilocale e quindi non è costretta a implorare un mutuo. a questo punto non necessita di un lavoro stabile: può benissimo accontentarsi del lavoro precario a vita! Che pacchia!
- i consumi inutili: niente cameretta, game boy, play station, passeggini o carrozzine, pannolini, tricicli o monopattini, bambole, libri dei dinosauri.
- le scocciature: niente asili, scuole, cartelle, quaderni, colloqui con le insegnati, compiti, niente sport (corsi di nuoto, di danza, scuole calcio del cavolo o giù di lì), pediatri ecc.
- l'illegalità: niente baby sitter in nero, ripetizioni pagate sottobanco agli stessi prof che impongono recuperi lampo.
In fondo uno stato migliore, più ricco, più sereno.
Per incentivare questo implicito invito a non fare figli chiederei a Renzi di applicare da subito una patrimoniale speciale (non saprei come chiamarla): chi fa il secondo figlio viega ridotto immediatamente in povertà, senza passare per l'inutile agonia dell'impoverimento progressivo. Certe scelte devono essere radicali!
Quoziente familiare? Ma chi rompe le palle con queste proposte anacronistiche, idiote e illusorie? Bisognerebbe espellere questi dal parlamento! Subito!
Purtroppo io faccio parte di quei cretini che hanno il secondo figlio! Appartengo ad uno stato che però nella sua lungimiranza me lo sta facendo pagare ed in futuro probabilmente mi aiuterà a peggiorare la mia situazione. Ben ci sta (ci metto anche mia moglie)!
L'Italia merita un futuro radioso: che diventi il Paese dell'invecchiamento sereno, tutelato e valorizzato. Che gli asili vengano trasformati in residenze per anziani. Che le scuole in circoli ricreativi per il tempo libero dei cassaintegrati o dei pre-pensionati.
E quel cazzone di Renzi (ma si facciamo fare tutto a lui) che ha parlato di rottamazione se ne torni a cuccia. Ridiamo i posti a chi se li merita, a chi ha aperto orizzonti di futuro alla nostra Italia.
Anzi che si faccia immediatamente una legge: tutti i posti di responsabilità debbo assolutamente essere affidati a persone sopra i 75 anni. E i genitori che hanno più di un figlio (e non sono tra i 10 più ricchi d'Italia) devono essere assolutamente inibiti sia a qualsiasi posizione dirigenziale che a cariche pubbliche rilevanti.
Mettiamo le cose a posto!
E' giusto così!
Lo dice il Censis!