Bea e Filippo

Bea e Filippo

giovedì 22 marzo 2012

I figli ti riportano a scuola

Sono sposato da quasi sette anni e padre da quattro anni e mezzo (da due anni bi-padre) e confesso che la presenza di Beatrice e Filippo ha radicalmente cambiato la mia vita. E quella di mia moglie.
La nostra vita di famiglia ha dovuto riprogrammarsi totalmente: sono cambiati i modi di gestire le amicizie, di vivere il lavoro, di organizzare il tempo, le vacanze, gli hobby e così via. In certi momenti affermerei che tutto è cambiato in meglio, in altri un po' meno. Il più delle volte mi limito a registrare il cambiamento come una fase diversa della mia vita, una fase che se da una parte è uno sbocco voluto del nostro matrimonio (non l'avevamo mai immaginato senza figli) dall'altra è semplicemente nuova e profondamente diversa,  arricchita da due splendidi bambini!
Ma in questo momento voglio soffermarmi un attimo su un aspetto che spesso  trascuro: i bambini sanno arricchire, per lo più inconsapevolmente, il bagaglio culturale ed esperienziale dei loro genitori (il mio di sicuro), rendendoli alla fine molto più preparati ad ogni evenienza. I bambini, per certi versi,  sono come un corso di formazione permanente, gratis. Insomma una vera scuola di vita, di più: è come se ti riportassero a scuola!
Ad esempio grazie ai miei figli ho imparato che:
  1. esiste un alimento che si chiama "crema di riso, mais e tapioca"
  2. far mangiare salame nostrano ad un  bimba di un anno produce forte irritazione al culetto
  3. cambiare il pannolino ad un maschietto, almeno all'inizio, è molto pericoloso
  4. quando si sta via qualche giorno qualsiasi auto tu abbia è sempre troppo piccola
  5. esiste una tosse che si chiama "abbaiante", e quando ne ignori l'esistenza corri al pronto soccorso
  6. le malattie vengono incubate all'asilo tra il giovedì e il venerdì e si manifestano regolarmente il sabato e la domenica
  7. esistono la Pimpa, Dora l'esploratrice, Il Pirata Jake, Angelina ballerina, Il magico mondo di Ben e Holly eccccc.
  8. le vacanze è meglio chiamarle "cambio d'aria"
  9. i bambini al mare fino ai tre anni è molto meglio che ci vadano con la nonna
  10. non c'è più il primo giorno d'asilo, ma minimo 10 (anche 15 in certi casi) giorni di inserimento nei quali dovresti attutire nel tuo bambino il senso del distacco (e pensare che Beatrice dopo il secondo giorno diceva alla mamma "ma perchè stai qui anche tu?")
  11. c'è un sacco di gente che di notte sta sveglia (o è addormentata davanti alla tv)
  12. gli amici non ti fanno più regali ("avremmo pensato a qualcosa per i bambini")
E così via, potrei davvero continuare quasi all'infinito. Quante cose si apprendono senza la necessità di frequentare master costosissimi.
In questa scuola di vita gestita dai miei figli mi sento ancora alle elementari, non oso immaginare cosa potrà succedere se verrò promosso alle superiori.

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