Bea e Filippo

Bea e Filippo

giovedì 26 aprile 2012

Il Blog e il Golf

Sono due le realtà-eventi-esperienze che mi hanno scombussolato la vita in questi ultimi due mesi: il Blog e il Golf. Del primo un po’ ho già parlato in tono autobiografico sottolineandone i salutari aspetti catartici che sta generando nella mia esistenza e del fatto che mi piace, mi diverte e mi aiuta a pensare a quello che vivo e faccio soprattutto dentro la mia famiglia. In più mi aiuta in una cosa fondamentale: quando Filippo si sveglia (tra le 0.30 e l’1,30) chiamando papà, mi trova pronto alla risposta!
Non ho ancora messo del tutto a fuoco eventuali aspetti negativi o potenzialmente tali: tipo la cronica riduzione delle ore di sonno … scrivo, leggo, sbloggheggio a destra e a manca dopo le 22.00 (quando il silenzio regna in casa, con bimbi a nanna nel loro comodo lettino e moglie che tenta di vedere per la 10ma volta la stessa puntata di Gray’s Anatomy); o l’insana tendenza ad annotare battute, espressioni, domande simpatiche o curiose dei miei figli per non dimenticarle … potrebbero ispirare post; o la più battagliera tentazione di "contrastare" il dominio delle mamme Blogger (ma quante sono!!), e chissà quanti ne emergeranno  in futuro …
Il Golf invece è piovuto nella mia vita come una meteorite improvvisa. Un po' di storia. Mia moglie è rimasta colpita dal fatto che a partire da quest’estate mi fossi appassionato al Golf in TV. Quasi per caso, in una domenica estiva, piovosa e senza figli nei paraggi,  mi sono messo per disperazione a guardare un torneo di Golf ed è scoccata inaspettata la scintilla! Da allora, appena posso, i tornei dell’European Tour e quelli del PGA Tuor sono miei. Sono fans dei Molinari, di Manassero, di gagli e dei vari campioni internazionali come Roy Mcilroy, Sergio Garcia, Bubba Watson ecc. E’ uno sport conciliante e mi coinvolge,  e - elemento non secondario -  se voglio far dormire i bambini con due buche sono già nelle braccia di Morfeo!
Ma la vera svolta è stata un’altra: per il mio compleanno ecco che la meteorite, già in viaggio, precipita sulla mia testa, ricevo in regalo una busta con un voucher per 5 lezioni di Golf! Offerto dai miei suoceri su suggerimento della mia dolce metà. Sogno ad occhi aperti: ho poco più di 40 anni, il mio fisico è (quasi) da buttare se si tratta di correre, ma col golf potrebbe avere un sussulto  e dimostrare di essere nato  per tirar mazzate ad una pallina. Sogno e ri-sogno una folgorante carriera: il campione venuto dal nulla! Obiettivo: in 3 anni sarò presente da favorito nei  tornei internazionali! L'Augusta Masters sarà miooooo! Ce la posso fare!
Eccomi emozionato alla prima lezione: arrivo in questo Golf Club (… abbastanza di livello) e noto subito che la mia auto e il mio abbigliamento favorirebbero un più logico accostamento ai pur competentissimi giardinieri o manutentori dei green, non assomiglio per nulla ai giocatori presenti. Non mi scoraggio - l'abito non fa il monaco -   anche perché tutti sorridono e salutano. Mi presento al maestro e la prima cosa che mi dice, per incoraggiarmi, è questa: “Guarda, dopo queste lezioni o comincerai ad amare il golf e non vorrai più staccartene, o lo odierai …di giocarlo comunque, in così poco tempo, non se ne parla”. Ho fiducia, sono carico e sono orgoglioso di natura e mi dico: “Mò ti faccio vedere io, alla TV ho studiato ogni movimento e ti stupirò”. Ferro 6 in mano, secchiello con le palline ed eccomi sul campo pratica per i primi colpi. Colpi, non esageriamo, … le prime 10 palline non le ho manco prese. In Tv sembrava così semplice! La faccio breve. Qualche soddisfazione me la sono presa: ho sparato un po’ di palle oltre i 100 mt, mi sono comperato un cappellino antipioggia fenomenale e il guanto professionale (almeno li vendessero a coppia li avrei potuto riciclare per altre cose), ho fatto alcuni approcci al green a “pallonetto” (lo so non si dice così, ma sto sport usa tutte ste parole in inglese: lingua che non solo non conosco, ma aborro). Ho pure avuto per più giorni dolori alle spalle, alla schiena, al polso (non si suda ma si muovono certi muscoli che non sapevo neppure di avere!) come se avessi davvero fatto sport! Insomma non odierò il Golfo giocato, ma ho compreso che  per imparare a giocarlo decentemente dovrei prendermi un paio d’anni d’aspettativa, trovare uno sponsor che creda in me e assumere una Tata a tempo pieno per casa mia (e servirebbe un ulteriore sponsor). L'alternativa:  continuare a godermi questo sport dal divano di casa mia!
Quindi oltre alla famiglia, al lavoro, agli amici, all'Inter, alla lettura, alla montagna e  a qualche hobby secondario, non mi resta che darmi al Blog!

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