Bea e Filippo

Bea e Filippo

mercoledì 4 aprile 2012

Le tante prime volte della vita di famiglia

Quante volte si enfatizzano, a ragione,  le prime volte: il primo giorno di scuola, il primo amore, il primo bacio, il primo giorno di lavoro, il primo incidente in macchina, la prima bevuta (beh questa spesso te la ricordano gli altri), la prima notte di nozze, la prima moglie, ops... vabbè ci sono tante prime volte importanti, direi quasi decisive, nella vita. Sono spesso scolpite nei nostri ricordi e rappresentano quelle esperienze che non si scordano. Una giovane famiglia come la mia, soprattutto dopo l'arrivo dei bambini, può annoverare innumerevoli prime volte di vario tipo, soprattutto quelle legate ai figli. Quelle emozionanti e commoventi come le nascite, le prime parole, i primi passi, certi sorrisi ecc. Quelle divertenti come i primi discorsi sensa senso, le prime goffe imitazioni, i primi tentativi di autonomia: troppo simpatici!. Per non parlare dei primi spaventi come il primo super taglio di Bea  sopra l'occhio o quello di Filippo sotto il mento.  Oppure le prime preoccupazioni, come quando Beatrice qualche mese fa tornando dall'asilo mi ha detto "Papà, un  mio compagno mi ha chiesto se gli dò un bacio sulla bocca perchè devo essere la sua fidanzata", " Dammi nome, cognome e indirizzo che ci penso io... - ho risposto immediatamente - e ricordati Bea che ci si fidanza solo quando lo dice papà (meglio essere chiari fin da subito)!". 
Ci sono le prime volte improvvise, quelle  che non ti aspetti e che ti beccano impreparato: la prima volta che ho dovuto portare Bea all'ospedale perchè colpita da uno spasmo laringo faringeo, ero a casa da solo (mia moglie era a Londra) e fu un bel problema perchè  non avevo calcolato un dettaglio: in ospedale si può andare in ambulanza, ma alle due di notte con una bimba di due anni come si fa a tornare a casa? (... per fortuna mia suocera ha il sonno leggero...).
Tutte queste prime volte hanno arricchito la nostra vita di esperienze uniche e hanno spesso segnato l'inizio di fasi preziose della nostra storia familiare.  Grazie a tutti  gli inizi pian piano si sta costruendo e consolidando il nostro percorso. A me piace molto considerarlo come un insieme di inizi. Mi dà la sensazione di continua freschezza e dinamicità:   di apertura e voglia di affrontare e accogliere esperienze nuove. Sono una persona che ama programmare e si sente più sicura quando può preparare o organizzare  in anticipo quanto messo in cantiere, ma  allo stesso tempo riconosco quanto sia utile - e bello -  nella vita di una famiglia la capacità di affrontare il nuovo, le prime volte, con serenità e senza ansie. 

Concludo con alcune prime volte (mi limito ad un estratto...)  "colorate", quelle che non segnano la vita, ma che si ricordano con molta simpatia.
La prima volta che ho cambiato il pannolino a Filippo ho scoperto che per lui fare la pipì non sarebbe stato un problema, per i miei occhiali sì!
La prima volta che ho portato Beatrice e mio nipote a pescare ho dovuto smettere perché si erano talmente innamorati dei vermicelli che non me li volevano più far usare come lenza.
La prima volta che abbiamo fatto una vacanza al mare con Beatrice (aveva quasi un anno), il primo giorno le abbiamo fatto prendere un’insolazione in spiaggia, dopo tre mia moglie è dovuta rientrare la lavoro, dopo quattro ho cominciato a farle fare il bagno in un catino nel giardinetto della casa, dopo cinque sono rientrato a casa un giorno prima... esaurito!
La prima volta che, mentre stavo riprendendo Bea perché continuava ad inciamparsi, una gentile signora mi fece notare che le avevo messo le scarpe al contrario mi sono sentito un vero pirla.



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