Bea e Filippo

Bea e Filippo

martedì 15 maggio 2012

Un po' di romantico FiglioCentrismo!

Esigenze tecnico- pratiche (nel we avevamo programmato la sistemazione di una  parte della casa) hanno reso necessario tener lontano da casa i bimbi: Filippo (organizzazione preventiva) era già in montagna da qualche giorno con la nonna alpina, Beatrice invece si è spostata di poco a casa di mia suocera, la nonna cittadina. Tra me e mia moglie nessuna velleità romantica, il we è stato tutto lavoro vero: da venerdì sera a domenica mattina ci siamo immersi a svuotare, selezionare, ri-riempire, riordinare, eliminare, razionalizzare parte della nostra casa e il suo contenuto. Un vero tour de force. Nonostante i ritmi incalzanti dettati da un falegname superefficiente, in questi due giorni siamo riusciti a gustare uno stare insieme un po’ diverso, non bambinio-centrico, ma NoiDueInsiemeEBasta! Non ci succedeva da un sacco di tempo. E, a parte una mini diatriba sulle scarpe, siamo riusciti a non litigare, ma cheddico litigare, neanche accenni di discussioni.  Per prima cosa non abbiamo mai cucinato: abbiamo mangiato il peggio immaginabile ma senza piatti o fatiche (in fretta,  in casa o fuori), nella liberta di concederci qualche “porcata gastronomica” in libertà! Niente spesa, nessun vincolo di orario, niente cambi di pannolini, niente giochi, niente bagnetti, niente libri per bimbi, niente pianti, niente battibecchi su come fare con loro, nessun risveglio notturno con biberon in mano, nessuna immancabile sveglia all’alba. Questi due giorni di mini disintossicazione da preoccupazioni da bambini si sono rivelarti salutari.
Finalmente, domenica nel tardo pomeriggio, la famiglia si è riunita. E la casa ha ricambiato volto: Filippo e Bea si sono riappropriati del loro piccolo mondo familiare: dei loro (e nostri spazi), del nostro tempo, delle loro cose. Rieccoli ripiombare tra noi,  - metaforicamente - nella nostra vita: loro che l’hanno cambiata, arricchita, resa più frizzante. Loro che ne hanno modificato gli orizzonti, i punti di vista, le priorità. Loro che ne ne stanno dettando i tempi, che la riempiono di gioie e preoccupazioni, ansie e speranze! Proprio loro, eccoli scorrazzare per casa rincorrendosi con le loro spade, a sorridere e un istante dopo a frignare perché non sono padroni del giocattolo e non riescono a non colpirsi. Eccoli i nostri terremoti, le meteoriti piombate dentro la nostra coppia spensierata e da loro riportata sulla terra. Bea e Filippo, i nostri cuccioli. “Ma sapete, cari piccoletti, quanto mamma e papà vi vogliono bene?” Li mettiamo a nanna e osservandoli mentre prendono sonno mia moglie mi sussurra: “Come sono belli i nostri bambini!”.
Sorrido e  non riesco ad immaginare che si possa stare senza di loro.  

2 commenti:

  1. Noi purtroppo le "vacanze" non le abbiamo mai fatte, ma immagino che ci comporteremmo come te: vai di porcate di rosticceria a gogo:D

    Una cosa è vera però... non mi ricordo quasi di come fosse la mia vita per-figli... incredibile che già allora non sembravo aver tempo per far nulla. E ora che dovrei dire? :D

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  2. Tutto verissimo... come faremmo senza di loro?
    Però un bel periodo di disintossicazione senza bestioline attorno dovrebbe essere un must sindacale imposto a tutti i genitori!

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