Bea e Filippo

Bea e Filippo

venerdì 19 ottobre 2012

Air Food Project - Un appello importante!

Aiuti alimentari agli indigenti sì o no? A questo tema tengo molto.
Sono dieci anni che lavoro in questo mondo e ne ho viste davvero molte.
Il sostegno alimentare alle persone che "fanno fatica ad arrivare alla fine del mese", o a tutte quelle che manco riescono ad iniziarlo il mese, è il minimo che un Paese civile (e un'Europa civile) dovrebbe garantire.
Da 20anni le eccedenze agricole dell'UE (semplifico un po', ma sostanzialmente è così) sono destinate agli Stati richiedenti perchè diventino cibo per gli indigenti.
E in Italia questi aiuti arrivano a circa 3.000.000 di persone. Sono tante: famiglie, bambini, anziani, giovani. Emarginati o famiglie integrate apparentemente a posto, ma in grave difficoltà.
Una rete di 16.000 Strutture Caritative, e alcuni importanti Enti Caritativi di I Livello (es. i Banchi Alimentari, Le caritas, la Crocerossa, Sant'Egidio ecc.), attraverso l'opera di migliaia di volontari, si occupano di questo: incontrare chi ha bisogno e distribuire pacchi alimentari come supporto alle difficoltà delle persone.
Per non parlare delle mense dei poveri, delle unità di strada, dei dormitori, delle case d'accoglienza e così via. Una Rete immensa, capillare, unica... e spesso silenziosa. Ma vitale, ricca di umanità e sensibile. E oggi fortemente preoccupata. Molto preoccupata.
Nel 2012 saranno distribuite circa 80.000 tonnellate di prodotti (pasta, riso, latte, formaggi, biscotti ecc.), nel 2013 questo aiuto non verrà a mancare.
Ma dal 2014 tutto finirà.
Questa è la prospettiva e la scelta: la Germania ha creato una minoranza di blocco perchè non vuole che si utilizzino fondi europei per gli aiuti alimentari. Sostiene che, "finite le eccedenze di produzione", i prodotti non possono essere acquistati. Tutto finirà.
Ogni Stato si deve arrangiare: ai suoi  poveri deve provvedere per i cavoli propri.
L'Europa che è disposta a ricapitalizzare le Banche con migliaia di migliardi di euro (e mi fermo qui per pudore), non se la sente di impegnare 500 milioni per continuare un'azione di sostegno a chi realmente è in difficoltà!
Un sostegno concreto. Che funziona e  che molto spesso va ben oltre la consegna di un semplice pacco alimentare: diventa ascolto, compagnia, aiuto, tentativo di inclusione, condivisione, dialogo... Alleviare il bisogno e ridurre la solitudine. Con il cibo si può. Senza si delega tutto alla burocrazia, abbandonando di fatto milioni di persone, alle probabili NON risposte... ad un'amara solitudine.

Ecco allora la petizione e l'appello lanciato dalle grandi Associazioni Caritative Francesi (cattoliche e laiche insieme) attraverso L'Air Food Project e rilanciato in Italia dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus (dove da anni lavoro).

Un progetto virale, da diffondere per chi vuole sostenere questa "battaglia" a favore del sostegno alimentare agli indigenti.

Chi condivide questo impegno. Chi ha voglia. Chi semplicemente ritiene la cosa giusta:  lo faccia girare!
Il modo più semplice e immediato è attraverso questo bellissimo video!

Grazie!

ca

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