Bea e Filippo

Bea e Filippo

venerdì 2 novembre 2012

Giochiamo papà?

Solo 15 minuti di gioco con i propri figli: "Per i bambini è troppo poco".


Si dipinge!

Questo articolo comparso oggi su Repubblica On Line mi ha messo la pulce nell'orecchio: ma io quanto gioco con i miei figli? Quanto tempo dedico ogni giorno a giocare con loro? Sono un tipo che ama abbastanza giocare con loro, che si diverte a farlo, ma concretamente quanto lo faccio?
Ho provato a quantificare (minuti veri) per rendere oggettivo il mio percepito. Dal "mi sembra di" al reale "quanto gioco"? Vediamo che ne è uscito.
Primo dato: sono un tipo "stagionale" e da "esterno". Nella bella stagione e quando si può stare fuori con i bimbi gioco parecchio. Non solo in vacanza. Quando si può: a palla, a nascondino, a "ce l'hai", a guardie e ladri, a cercare oggetti, a fingere di cucinare con quanto la natura offre, con i giochi dei parchi. A esplorare, a cercare animaletti, magari anche a catturarli. Mi piace coinvolgere - quando possibile - anche altri bimbi e fare i modo che anche i miei gustino il gioco in compagnia. Quanto gioco? Se lavoro, purtroppo poco... ma appena posso passo le ore all'aperto con loro. E anche d'inverno se il freddo non è eccessivo si esce: il movimento secondo me è davvero funzionale al gioco, e all'aperto è tutta un'altra storia. 
Secondo dato: quando siamo costretti a stare in casa faccio più fatica a giocare con loro. Da una parte perchè con i bambini ancora un po' piccoli non è semplice trovare giochi che li appassionino per molto tempo. E' un continuo "qua uno e via l'altro".  E poi sempre a riordinare... che pizza!
Oggettivamente durante la settimana gli enventuali momenti del gioco potrebbero essere il pre-cena o il risicato post-cena. In casa mi si fa un po' di necessità virtù:  Tv e gioco. Generalmente prima di cena guardano i cartoni (altrimenti preparare la cena è un casino) e dopo cena si gioca. O viceversa... dipende. Ma in settimana si tratta di giochi davvero di pochi minuti. Purtroppo il tempo a disposizione è questo per cui si fa di necessità virtù. Spesso poi con mia moglie ci si divide. Non sempre si gioca tutti insieme: magari gioca lei ed io sistemo un po', o viceversa. Comunque lo ammetto nei giochi in casa mia moglie mi batte!
Durante il we (sempre se costretti per forza maggiore a stare in casa) grazie al tempo a disposizione si riesce a giocare un po' di più, cercando di incastrare il momento del gioco nelle mille cose da fare.
Ma allora quanto gioco con i miei figli realmente? Non riesco a quantificare: passo dalle ore quando si esce a giornate in cui non ci gioco affatto. Fare una media non mi è facile: credi di star sopra ai 15 minuti citati nell'articolo, ma in certe settimane sono in quella media... non voglio eludere la domanda iniziale, ma è così.
Provo però ad andare oltre alla questione dei minuti. Il gioco è una dimensione che i bambini amano se si insegna loro ad amarla. Non è detto che tutti i bimbi abbiano voglia o passione per il gioco. A volte è questione di carattere (è proprio così?) o semplicemente di disabitudine casalinga. Questo può incidere?
Nella nostra casa sì è sempre cercato di dare spazio al gioco, ma non sempre il tempo lo permette. E' pur vero che a volte si possono trasformare delle cose che "si devono fare" in una specie di gioco: dal fare la spesa al Supermercato con i bimbi coinvolti in piccoli giochetti alla ricerca di quanto serve, al riordino dei vestiti dopo l'asciugatura con Bea e Filippo che si divertono a fare la caccia ai calzini uguali. Ad arricchire i trasferimenti a piedi per le commissioni con piccole gare alla ricerca di oggetti colorati o di tappe da affrontare... e così via. Le occasioni oggettivamente possono essere tante: dalla caccia ai sassi colorati, ai salti sui tombini, alla raccolta delle foglie speciali ecc.
Giocare con i propri figli è fondamentale, oltre che utile, ma non solo. E'  bello in sè perchè accresce il legame, aiuta a tramettere piccoli (e grandi) valori. Stimola la fantasia in loro e in me... cavolo che la stimola.
Il gioco è un'alleato: è uno scacciapensieri per sè e per i figli, è un peccato non cogliere queste occasioni. A volte la pigrizia mi fa sciupare occasioni importanti.
E' pur vero che giocare con loro non è semplice: a volte non si ha voglia, o semplicemente non si è abituati o lo si reputa una perdita di tempo (con tutto quello che c'è da fare!). 
Ma giocare con loro rafforza la relazione e aiuta a conoscerli meglio : sia per le qualità fisiche che per gli approcci mentali: insegnare a saper perdere è la sfida maggiore!
Giochiamo papà? Va bene, dai iniziamo!

6 commenti:

  1. giocare con ì due più grandi non è mai stata un'impresa facile per me e mio marito, per via della forte rivalità tra i due, degenerazione di una gelosia infantile (del grande verso il piccolo) mai risolta. Ciò ha fatto si che a poco a poco io e mio marito vi rinunciassimo, per evitare conflitti molto accesi tra i due. Lo so, non ci fa onore, ma a volte non si sa che pesci prendere, si sceglie la soluzione più facile, che con i figli, non è sempre la migliore. Con la nascita della sorellina, la situazione è un po'migliorata, fermo restando una talvolta eccessiva irruenza nei giochi, anche quando partecipa la piccolina, che mi costringe a porvi fine.

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    1. animatori o arbitri? è sempre una bella sfida! Ma giocare è bello... anche se superfaticoso (ogni tanto).

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  2. io e mio marito giochiamo anche se non abbiamo purtroppo figli.
    Abbraccio dalla mezza valtellinese (sì ma della bassa valtellina)

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    1. pure io sono della Bassa, ma guarda che siamo valtellinesi al 100%!!!
      Cmq se vuoi giocare un po' con i miei basta dirlo!

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  3. Come prima cosa ci tengo a precisare che Valtellina è Sondrio e dintorni ;-9 , tua moglie con il "giochiamo a restaurare un mobile" batte ogni scarpinata e partita a palla.. Aspettiamo invito peri lavoretti di Natale!!

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    1. ... La Valtellina è la Provincia di Sondrio, saggiamente mantenuta in vita... quindi pure la Bassa ha la sua dignità!
      Mia moglie ha restaurato un mobile usando la vernice.. oggettivamente da "bambini"... visto che il papà con acqua ragia in mano ha dovuto pulire il mondo.
      Comunque per i lavoretti natalizzi è più sobria: l'invito arriverà di certo!
      ciao

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