Bea e Filippo

Bea e Filippo

mercoledì 6 marzo 2013

L'Essenziale dov'è?


A certe evidenze, secondo me,  non si deve girare attorno con il timore di chiamare le cose come stanno.   Quando si parla di famiglia, di figli, spesso si tende ad analizzare l’insieme delle dinamiche che caratterizzano non solo l’insieme delle relazioni, ma anche quelle che definiscono  ruoli o  funzioni (brutta parola). 
Si analizza che è importante fare, quali collaborazioni sono fondamentali. 
Si è particolarmente attenti a stabilire i confini entro i quali collocare il rapporto di coppia, indicandone caratteristiche e contorni con chiarezza. Ruoli, interscambi, priorità nelle dinamiche del fare.
Esistono, poi,  infinite teorie legate a come rapportarsi con i figli, a quali percorsi educativi affidarsi per il loro bene. Sono davvero tante le raccomandazioni, i consigli, le coordinate comportamentali suggerite.
Le soluzioni prospettate di fronte ad ogni situazione possibile. 
E sono ancora di più quelli che si sentono depositari della scienza dell’essere famiglia. 
Pedagogia, psicologia, sociologia tutte giustamente coinvolte nello studio  del microcosmo familiare.
Il concetto della Tata che risolve tutto. 
Nella mia vita per abitudine e passione ho letto molto, ho avuto la fortuna di incontrare autori e libri molto profondi.
Saggi ricchi di stimoli e prospettive davvero utili per la mia vita. 
Ho trovato anche pagine molto noiose, troppo teoriche, staccate dalla realtà. 
Ogni tanto anche un po' supponenti  e arroganti. come se tutto fosse riconducibile a semplici formule comportamentali, neppure fossimo dei robot  programmati  per eseguire.
Leggere è utile. Aiuta. Arricchisce. Credo sia giusto confrontarsi, mettersi in gioco e avere l’umiltà di considerarsi sempre in cammino.
Ma c'è di più. Che va oltre le teorie. 
Dentro tutto questo per fortuna c’è un aspetto che sa rompere le uova nel paniere, che non si lascia ridurre a formule o semplici teorie. Che sa rendere imprevedibile ogni situazione data per scontata. Che sa dilatare il positivo o recuperare l’irrecuperabile. Che supporta le fatiche e sa ridare energie anche quando sembrano ormai esaurite. 
E' l'amore.  Che unisce i mariti alle mogli, i genitori ai figli e i figli ai genitori. 
Sì proprio lui:  l’amore. Genera orizzonti nuovi e imprevedibili ogni giorno! 
Quello che se c'è si rigenera, e sa edificare attimo dopo attimo un percorso di vita unico e irripetibile.
Se non c’è l’amore in famiglia tutto si spegne inesorabilmente. Nonostante le regole, la perfezione pedagogica.
L’amore che ha dentro di sé affetto, ragione, passione, desiderio, gratuità: questo sentimento garantisce attaccamento, dedizione, unione profonda, fedeltà. 
Troppo spesso ci si concentra su particolari, senza cercare di ridare ossigeno a ciò che conta! 
Forse per pudore? 
È come se nel darlo per scontato non se ne riconoscesse più la necessità o l’importanza.  Cos’è la collaborazione in una coppia senza amore? Un rincorrersi di rivendicazioni. 
Che cosa è l’educazione dei figli senza l’amore? Riduzione a un semplice manuale comportamentale. L’amore rende sempre più solida una famiglia, la rende più viva, unica, bella nella sua imperfezione.
Le  permette anche di sbagliare, perché sa andare all’essenziale. 
Non è un alibi agli errori, li sa riconoscere e trasformare in ripartenza per il domani più sereno.

2 commenti:

  1. Hai ragione, occorre appoggiarsi all'amore tutte le volte che si può, aiuta ad avere la giusta prospettiva.
    Purtroppo a volte non basta, ma certamente deve essere sempre presente come il faro che illumina ogni passo, ovunque direzione si decida di andare.

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    Risposte
    1. Parlare del resto senza tener conto dell'essenziale secondo me a volte rende il resto stesso un po' vuoto.

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