Bea e Filippo

Bea e Filippo

martedì 19 novembre 2013

Parigi, ritorno e progetti

Tornati da Parigi. Famiglia riunita. Tutto è ripreso con i ritmi soliti... un po' troppa pioggia, forse, ma passerà.
Parigi rapisce sempre. Ma devo essere sincero... atterrato a Milano, ho come dovuto riprendere fiato. Riacquistare confidenza con la mia dimensione. Perchè là è tutto grande. Molto grande.
I palazzi storici o di valenza nazionale, i musei, le strade, la metropolitana.
Questa grandeur palpabile in ogni angolo. 
Sti francesi, dove hanno potuto, hanno davvero fatto le cose giganti.
E pensare che i vari Luigi, e Napoleone stesso, erano dei tappi. Sarà stata una specie di rivalsa?

Parigi rapisce non solo per le cose da vedere - c'è proprio di tutto -, ma anche per il suo essere viva anche "fuori stagione". Per la moltitudine di colori: delle persone e negli sfondi cittadini. 
Per una vitalità culturale che si respira davvero in ogni angolo. 
Per i profumi. 
Per  il riuscito connubio tra passato,  presente e futuro.
Ha pure le sue gatte da pelare... la miseria  - in certi angoli - è palpabile quasi quanto il benessere.

Da domenica sera, però,  mi ronza in testa questo pensiero che esprimo ad alta voce: "Viaggiare senza i propri figli, ti fa venir voglia di farlo con loro".
Girovagando tra musei e monumenti a me e mia moglie venivano spontanee affermazioni di questo tipo "Questo sarebbe piaciuto un sacco a Bea.... Qui Filippo si sarebbe divertito un tantissimo... Se venissimo con i bimbi dobbiamo prevedere questo. Lì si può andare, di là meglio di no....". 
Ci immaginavamo con loro. Ed erano bellissime sensazioni.

In giro da soli, è vero. Con tutti i benefit del caso.
Ma con i bimbi bene in mente, non tanto per l'ansia di averli a casa, ma nei progetti di quanto poter fare con loro. I tuoi figli non ti mollano, ti lasciano libero incerti momenti, ma non si riesce a pensare avanti senza di loro.
Come non immaginare di condividere la bellezza del viaggiare, dello scoprire luoghi nuovi, affascinanti e unici?
Come non fantasticare su occasioni di scoperta, di piccole avventure?
Come non ritenere un vero regalo da fare quello di aprire gli orizzonti dei "mondi nuovi", delle città più importanti, dei confini da superare?

Insomma ce li immaginavamo per le vie di Parigi, di Barcellona, di Berlino, di Londra, di Praga (le città che amiamo di più), accanto a noi a osservare, commentare, domandare... ci vorrà tempo. E un po' di spending review, ma ce la faremo.

Speriamo a breve...

9 commenti:

  1. BRAVO papà ! quello che intendevo con i viaggi con i bambini è proprio quello che hai detto...non nego che viaggiare da soli dà più liberta di movimento e probabilmente godere diversamente le cose ma gli occhi che brillano dei figli quando li fai viaggiare è una bella sensazione...hai ragione sta' crisi mi sta mandando nel pallone "figurato" naturalmente ma ho messo nel cassetto tante gite importanti con i twins che aspettano solo di uscire.....

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  2. Son sincera: non ce la farei senza di loro, oltre alla nostalgia nuda e cruda, starei sempre li a mangiarmi i gomiti per non averli portati. Non so magari con il passare del tempo cambierò idea, ma per ora non ce la faccio.

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  3. Credimi, viaggiare con i bambini è più facile di quello che sembra, ed anche meno costoso di quello che sembra. Considera che in Europa (NON IN ITALIA) entrano gratis praticamente dappertutto...Fateci un pensierino!

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  4. capisco perfettamente la sensazione!
    comunque, ogni tanto un viaggetto da soli dà respiro...per ripartire con loro la prossima volta, pieni di entusiasmo!!
    Purtroppo però, da quando c'è il nano viaggiare è diventato carissimo, nonostante quel che scrive silvia.
    Entrano gratis, ma cambiare alberghetto o campegio ogni giorno è più difficile, mangiare un panino al volo sempre quasi impensabile, non tornare a casa con suovenir, impegnativo ecc.

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