
Distrattamente chiedo: "Emozionata per che cosa?".
"Ma non ti ricordi, le maestre consegnano a te e alla mamma la mia pagella!".
"Caspita, è vero... me lo stavo dimenticando".
Interviene Filippo, quello che mette i puntini sulle i: "Ma dai Bea, tanto non ti bocciano!".
La prima pagella. Un'altra prima volta.
Siamo in prima elementare, primo quadrimestre: relativizzo... che sarà mai?
Eppure la semplice emozione di Beatrice un po' contagia.
"E sono anche un po' preoccupata"
"Come mai? Pensi che qualcosa sia andato male?"
"Ogni tanto le maestre mi dicono di colorare meglio e di essere un po' più precisa..è grave?"
"Grave non credo, però non devi essere preoccupata. qualsiasi giudizio riceverai sarà utile per capire quello che hai fatto di positivo e quali sono gli aspetti su cui dovrai migliorare. Ricordati che la pagella è la fotografia di tutto quello che hai fatto in questi mesi."
Sorride. In fondo la sua preoccupazione o emozione, mi sembra più indotta dalle amichette. Non mi dispiace il suo approccio, sanamente distaccato, per ora.
Avrà molte occasioni per confrontarsi (o scontrarsi) col giudizio altrui, che sia delle maestre, degli amici, dei capi, dei genitori.
Dovrà pian piano farsene una ragione. Soprattutto capirà che essere valutati non è sempre facile da accettare, ma può essere un bene se viene fatto per creare prospettive e fornire ulteriori opportunità.
Vedremo come va.