Se ne usciva alle 14.30, era il primo giorno col pranzo. Almeno 4/5 ore seduta la banco.
Insomma ero curioso.
"Bene!".
"Ma che cosa avete fatto?"
"Niente... anzi, no.... non mi ricordo! Però ho mangiato quella pasta fatta a palline di patate... come si chiama?".
"Gnocchi, Bea, si chiamano gnocchi".
"Ecco, sì quelli, e poi bresaola e fagiolini".
"Ma le maestre non ti hanno fatto fare nulla? Quale quaderno hai usato?".
"Papà, non mi ricordo, però ci hanno spostato i banchi.... li hanno messi così e così.... (ferro di cavallo ndr)".
"Va bene, allora domani vado dalla maestra e le chiedo come mai non ti fanno fare niente... ho proprio voglia di capire".
Lo so è una minaccia. Ma l'estorsione ad una figlia reticente non è reato.
"Uffa, e va bene, ti racconto: abbiamo disegnato. E poi colorato: i rettangoli in azzurro, i triangoli in verde, i quadrati in rosso....".
"Bene... e poi?".
"Poi ho detto alla maestra che ero stanca e mi ha detto di appoggiare la testa sul banco".
"Ma hai dormito?".
"No, papà, solo riposato un po'".
"Bea se ti viene sonno prova a darti qualche pizzicotto... oppure devi dire che ti scappa la pipì, vai in bagno e ti sciacqui il volto con l'acqua fredda... e già che ci sei fai pure un paio di flessioni... vedrai che ti svegli!"
"Papà, ma se non mi scappa?"
"Beaaaaa...Vabbè da stasera a nanna alle 9.00 esatte... senza discussioni!."
Lo sapevo... Bea è come la mamma (e in parte come il papà)... se la tieni ferma Morfeo ha vita facile e la palpebra s'abbassa inesorabile.
E mo' come si fa?
Che penseranno le maestre? Che la mandiamo a letto troppo tardi?
Che non la facciamo riposare abbastanza?
Immagino i retro-pensieri (legittimi) che si infilano nelle menti delle maestre che, indulgenti o meno, immagineranno chissà che cosa...
Alle elementari la mia maestra avrebbe fatto carte false per vedermi dormire un po', ma i tempi sono cambiati... Bea non puoi dormire!!!