 |
... sulla "vetta" |
Lo scorso anno avevo inneggiato allo
stato brado: cioè al fatto che i miei figli potessero trascorrere momenti all'aperto, scoprendo liberamente quello che la natura offre. Pochi vincoli e molto spirito d'iniziativa...
Che lo potessero fare senza troppi limiti, costruendosi la gestione del tempo secondo i desideri del momento e adattandosi ad accogliere. Attenzione ai pericoli, certo, ma per il resto....
In questo fine settimana, finalmente, siamo riusciti a gustarci due giorni in montagna, e pure con tanto sole.
Due giorni intensi: i bambini hanno praticamente passato tutto il tempo all'aperto... in compagnia di un'amica hanno costituito un trio fenomenale.
Ormai Bea ha quasi sei anni, Filippo va per i quattro... non hanno più bisogno di attenzioni continue. Il bello del loro crescere.
In certi casi riescono pure a stimolare il mio spirito un po' teppistico...
E questo, che non è un dettaglio, ha reso questi due giorni ancora più divertenti.
Andiamo al sodo: li ho visti catturare insetti da mettere nella loro gabbietta, andare a buttare le briciole di pane secco sul mega formicaio del bosco ("devono fare la scorta per l'inverno..."), catturare girini per poi costituire un piccolo allevamento nella fontana di casa...
Inciso: Filippo dopo vari tentati vi finalmente ne cattura uno. Esultante viene da me ed esclama:"Papà ce l'ho fatta, ne ho preso uno! Sono Figo, sono figo, sono figo!".
Lo ha ripetuto ben tre volte! ... e mi ha lasciato di stucco.
 |
... momento di relax, per asciugarsi |
Mi hanno aiutato a ripulire il prato dai rami dell'albero che ho tagliato (era una vita che non tagliavo un albero - vabbè, un piccolo pino di un paio di metri - ... che bella sensazione).
Hanno raccolto, durante la passeggiata domenicale, un sacco di piccoli sassi per la loro "collezione"... Hanno tentato di "scalare" qualche masso abbordabile, e in certi casi se la sono pure cavata mica male...
Si sono rincorsi, bagnati, asciugati e ribagnati... ad un certo punto non avevamo più vestiti di ricambio... avevo immaginato un we un po' più tranquillo.
Hanno corso, saltato, si sono sporcati, graffiati.
Raccolto fiori e assaggiato il "pane e vino".
Fatto polpette di fango e creato piccole tombe per gli insetti defunti.
Si sono ricordati che le ortiche pungono e che la cacca delle mucche è meglio evitarla.
 |
... forse che i tizzoni sporcano? |
Hanno scoperto, pure, che con i tizzoni spenti si può colorare un po' tutto (anche se stessi...). In questo caso la mia tendenza a far sperimentare (cfr foto), non è stata molto apprezzata - e capita - dalla mamma...
Il tutto - i due giorni alpini - si è concluso con Filippo in lacrime: "Non voglio tornare a casa...". Lacrime placate dalla promessa che se il tempo lo permette sabato si replica....
Niente di artificiale: tutto rigorosamente "naturale". Allo stato brado per me vuol dire lasciarsi guidare da ciò che naturalmente si trova. A quanto la natura ti mette nelle mani per divertirti.
Da subito ho cercato di far vedere a Bea e Filippo che spesso all'aperto si trova il necessario per divertirsi, basta avere un po' di fantasia e lasciarsi guidare.
La mia soddisfazione sta proprio in questa conquista che ho visto in loro: quella della natura. Alleata e amica per rendere le giornate piene di novità!
"Papà, la montagna ci piace molto...", ad un certo punto se ne sono usciti con questa esclamazione...
Ed io mi sono sciolto!