Bea e Filippo

Bea e Filippo

sabato 10 marzo 2012

Pazienza

La Pazienza. Ogni giornata è sempre una specie di rincorsa, si comincia al mattino: la sveglia, la colazione un po' arrabattata perchè il tempo è poco, vestire bambini - a volte è un'impresa titanica - e poi via: asilo per i piccoli e lavoro. Tutto d'un fiato fino al rientro a casa dove il ritmo non si placa. E' così perchè i bimbi non mollano mai, e mica li puoi anestetizzare. Ad un certo punto si spengono, ma a quel punto ci si deve arrivare. Ed è qui che entra in gioco la scelta dell'atteggiamento verso quello che ti succede davanti: a volte va affrontato e magari anticipato, spesso va semplicemente accolto rispettandone i tempi e i modi. Non si riesce a portare tutto dalla propria parte o ricondurlo alle proprie esigenze. In famiglia spesso prevale la dinamica del dover accogliere e soprattutto, con i piccoli di casa si deve saper aspettare: accogliere i loro tempi, il loro modo di vedere e affrontare le cose, il loro essere semplici e a volte incomprensibili. Osservare, aspettare un poco alla ricerca della chiave giusta per entrare nelle situazioni che si creano senza provocare per forza un conflitto, che sfocerebbe inevitabilmente nel pianto, nel capricco, insomma in un momento di frattura. Per me questa è la pazienza: imparare a lasciarsi "gestire" dal modo di affrontare il tempo e le cose da chi ti sta di fronte: i bimbi anzitutto, perchè sono quelli che inconsciamente scandiscono i ritmi. Solo così, poi, con calma si riprende in mano la situazione e si guida il tutto, e si riconduce pian piano tutto verso il programma preventivato. Non sempre ci si riesce, a volte si perde altre si vince, ma se si affrontano i momenti con questa consapevolezza certamente si generà più serentià.

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