Associo alla lettura, magari in maniera impropria ma col gusto di crederci, un grande senso di libertà.
Leggere è una buona abitudine, arricchisce il bagaglio culturale, apre la mente ecc. tutto vero, ma per me più si legge più si aiuta se stessi a sperimentare un leggero ed unico senso di libertà. Leggere tanto e bene (anche se questo è relativo e un po’ soggettivo) arricchisce il vocabolario, genera quasi in automatico una maggiore proprietà di linguaggio, garantendo una maggiore libertà di espressione. Tradurre i pensieri in parole (scritte o parlate non importa) non è un esercizio banale e quando non ci si riesce si scopre quanto sia limitante il non essere in grado fino in fondo di farsi comprendere.
Leggere abitua la mente a generare immagini, a dipingere scenari, a ricostruire situazioni o ad anticipare conclusioni. Leggere può soddisfare e allo stesso tempo incrementare la curiosità e la voglia di conoscere. Leggere ti obbliga a prendere posizione, a condividere o meno un pensiero, ad accettare o respingere una posizione. Leggere suscita emozioni, forse anche turbamenti: insomma non lascia mai indifferenti. Tutte le dinamiche implicite o esplicite che sono generate dalla lettura inducono la mente e il nostro essere a diventare ogni volta un po’ di più. In questo di più io scorgo molto senso di libertà, un senso che la lettura riesce a darmi grazie alla grandezza di tanti scrittori straordinari. Questi scrittori hanno saputo rendere il mondo molto più grande di quello che è, creandone tanti paralleli dai quali accogliere ispirazione per affrontare meglio, e più liberamente, quello reale.
Azar Nafisi – famosa scrittrice iraniana - ha scritto : “I libri sono la libertà che scorre nelle vene” ed io non riesco proprio a darle torto, anzi!
Utilissimo...anche per i nonni!
RispondiElimina"Leggere abitua la mente a generare immagini, a dipingere scenari, a ricostruire situazioni o ad anticipare conclusioni..."
RispondiEliminaE' la cosa più bella che possiamo regalare ai nostri figli. Bello