Bea e Filippo

Bea e Filippo

martedì 10 aprile 2012

Papà, Leggi per favore?

“Papà (mamma), Leggi per favore?” ogni sera prima di spegnere la luce questa è la richiesta dei mie figli. Bea e Filippo scelgono il loro libretto e si aspettano la consueta lettura pre-nanna. Ormai è un’abitudine, direi una sana abitudine, anche se talvolta il libro scelto è esageratamente lungo per l’occasione e quindi la lettura è preceduta da serrata trattativa sulle pagine da affrontare. Non mi spiace affatto che i miei bimbi amino leggere: lo so non leggono ancora, si limitano ad ascoltare, ma il desiderio di ascoltare il papà e la mamma che leggono per loro, e al loro posto,  per me è come se leggessero per conto loro.  A volte succede che durante la giornata, dopo una serie di  giochi animati, cali il silenzio nella loro cameretta perché entrambi si sono presi una pausa con un libretto che sfogliano assorti e concentrati. Guardano le figure e immagino associno nella loro mente la storia già più volte ascoltata. Quello che avviene precisamente non lo so, ma vederli così, rapiti dai libri, mi piace tantissimo. Mi auguro continuino a farlo sempre di più e che si appassionino ai libri, come siamo appassionati a nostro modo sia io che mia moglie.



Associo alla lettura, magari in maniera impropria ma col gusto di crederci, un grande senso di libertà.
Leggere è una buona abitudine, arricchisce il bagaglio culturale, apre la mente ecc. tutto vero, ma per me più si legge più si aiuta se stessi a sperimentare un leggero ed unico senso  di libertà. Leggere tanto e bene (anche se questo è relativo e un po’ soggettivo) arricchisce il vocabolario, genera quasi in automatico una maggiore proprietà di linguaggio, garantendo una maggiore libertà di espressione. Tradurre i pensieri in parole (scritte o parlate non importa) non è un esercizio banale e quando non ci si riesce si scopre quanto sia limitante il non essere in grado fino in fondo di farsi comprendere.
Leggere abitua la mente a generare immagini, a dipingere scenari, a ricostruire situazioni o ad anticipare conclusioni. Leggere può soddisfare e allo stesso tempo incrementare la curiosità e la voglia di conoscere. Leggere ti obbliga a prendere posizione, a condividere o meno un pensiero, ad accettare o respingere una posizione. Leggere suscita emozioni, forse anche turbamenti: insomma non lascia mai indifferenti. Tutte le dinamiche implicite o esplicite che sono generate dalla lettura inducono la mente e il nostro essere a diventare ogni volta un po’ di più. In questo di più io scorgo molto senso di libertà, un senso che la lettura riesce  a darmi grazie alla grandezza di tanti scrittori straordinari. Questi scrittori hanno saputo rendere il mondo molto più grande di quello che è, creandone tanti paralleli dai quali accogliere ispirazione per affrontare meglio, e più liberamente, quello reale.
Azar Nafisi – famosa scrittrice iraniana -  ha scritto : “I libri sono la libertà che scorre nelle vene” ed io non riesco proprio a darle torto, anzi!
Ho divagato lo so e mi sono lasciato prendere la mano... torniamo alle cose serie: “Papà, Leggi per favore?” "Certo che sì, che libro avete scelto?".

2 commenti:

  1. "Leggere abitua la mente a generare immagini, a dipingere scenari, a ricostruire situazioni o ad anticipare conclusioni..."
    E' la cosa più bella che possiamo regalare ai nostri figli. Bello

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