Bea e Filippo

Bea e Filippo

giovedì 31 maggio 2012

E' meglio iniziare da piccoli!

Riunione di fine anno con le maestre del nido di Filippo. Unico papà presente, ma questo è un dettaglio. Inizia un’interessante presentazione in PPT dal titolo: “Verso l’autonomia”. Si tratta del percorso che ha caratterizzato i bambini più grandi: l’obiettivo era di abituarli a fare le cose da soli per essere pronti alla scuola materna. Osservo concentrato le prime foto: bambini che si occupano di travasi, di incastri, di lavori manuali al tavolo del falegname o in cucina. Le maestre ci raccontano i progressi e quanto avvenuto. Sembrano molto contente del cammino dei nostri bambini. Filippo per ora non appare, prima o poi arriverà. Ho voglia di vedermelo proiettato: mi fa simpatia  la possibilità di  osservare quanto ha fatto. Anche perché ogni volta che gli chiedo che cosa ha fatto all’asilo o tace o risponde: “Bene!”. La curiosità sale. Ad un certo punto eccolo. Cosa??? Vedo Filippo e un suo compagno – concentratissimi - alle prese con il  ferro da stiro e asse, tutti intenti a stirare qualcosa. Stanno davvero stirando! E con che postura: sembrano dei professionisti! Controllo meglio… sì è proprio Filippo. Mi scappa la battuta: “Urca, li state addestrando fin da piccoli!”. Risata. E si procede.
Altra serie di foto: bambine che puliscono l’insalata o preparano le carote, bambini alle prese con gli incolli di forme geometriche (mo’ mi spiego perché una decina di giorni fa per Filippo ogni cosa che prendeva in mano per lui era un triangolo). Ecco, riappare Filippo addirittura protagonista in una serie di foto.  Guardalo - penso - che carino e che omettino mentre si mette un grembiule, spinge il carrello, posa i piatti sui tavoli, dispone i bicchieri e le posate. Seleziona e abbina con cura  i tovaglioli dei suoi compagni. Le maestre spiegano che i bimbi a turno apparecchiano e il giorno del book fotografico era il turno di Filippo.  E s’è guadagnato il centro della scena. Comunque Filippo così attento, concentrato e preciso non l’avevo mai visto.
Termina la presentazione: le maestre si dicono soddisfate del percorso svolto dai nostri bambini, ci offrono un’ottima torta e dopo qualche battuta con le altre mamme saluto e ringrazio.
Il momento in sé è stato molto sereno e tranquillo… ma non mi escono dalla testa le foto di Filippo, mentre stira e apparecchia. Non so ma avrei preferito vedere Filippo con in mano un martello, cion una sega, con un saldatore, che ne so!
Non c’è nulla da dire: l’impostazione pedagogica degli asili nido è troppo avanti. Maschi  ben formati e capaci ad ogni evenienza, fin da subito! Prendili in tenera età e il gioco è fatto. I maschietti devono capire da subito che cosa li attenderà: la rivoluzione è in atto ed è inarrestabile! Le pari opportunità, la divisione dei compiti, l’uguaglianza tra uomo e donna dentro un nido non sono semplici slogan, sono realtà!
Quindi vorrei tranquillizzare quelle donne che ritengono ancora la figura maschile non abbastanza coinvolta nella vita familiare, e soprattutto non capace di badare alla casa: consolatevi perchè quanto magari vi tocca ancora sperimentare, ormai è superato. Il domani scriverà scenari diversi. Potete dire alle vostre bambine che sono attese  da un futuro diverso!

2 commenti:

  1. Io non sono così ottimista, la scuola può lavorare su queste cose ma poi è la famiglia a dare il vero esempio. Se un bimbo stira al nido ma poi torna in una casa in cui la madre fa tutto (e ce ne sono ancora troppe di donne così!), non so quanto possa veramente interiorizzare la divisione dei compiti! Sicuramente è bello vedere che la scuola provi a dare il buon esempio!

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  2. Secondo me ci sta già pensando la vita a modificare tante cose. Comunque in casa nostra i compiti di fatto sono divisi sia in base al tempo che uno dei due ha a disposizione sia ad una certa attitudine... e qiundi "mi tocca" molto più spesso di mia moglie.

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