Bea e Filippo

Bea e Filippo

martedì 3 luglio 2012

Sindrome da casa vuota?

I bimbi sono in vacanza. Si stanno divertendo... se la godono, diciamocelo chiaro, e fanno strabene! Noi genitori a casa, nella morsa della sindrome da  casa vuota, col sano rimorso e "senso di colpa" di chi per qualcosa deve sempre e abilmente soffrire. Retaggio di un moralismo passato, ma sempre vigile?
Morsa però abilmente (e sanamente) contrastata dalla strana e piacevole dimensione della casa "in pace". Silenzio, parvenza di ordine, spazi liberi, momenti gestiti alla cavolo... nessun ritmo imposto.
Ma la casa è un dettaglio. E' un accessorio. La sostanza è che il tempo non rimane vuoto. L'assenza dei bimbi sta regalando momenti diversi, ci sta riportando un pochino a noi stessi: non nel rimpianto di spazi nostaglici, ma nella consapevolezza che i vuoti si generano solo se non si sta bene con se stessi.
Non si tratta di rievocare "l'ogni tanto si sta bene anche senza figli", ma di ricordare a se stessi che nonostante il valore "del contorno" (che siano i figli, la libertà, il lavoro, gli amici, la moglie, il marito, i divertimenti ecc.) - perdonate la riduzione terminologica, è solo funzionale al concetto -, molto dipende da sè! Il chi o le cose che ci circondano sono essenziali e a volte sorgente di senso, ma senza la capacità di star bene con sè stessi porteranno sempre con sè un non so che di insoddisfazione. Latente o palese. Non importa. C'è e te ne accorgi, e ti rode.
I figli sono un regalo a prescindere. Che stiano in "mezzo ai piedi" o che si divertano lontano per un po' di vacanza. Ti mettono di fronte a te stesso a come sei, a dove sei. A chi sei.
Non è un paradosso affermare che si può star bene insieme a loro e apprezzare i momenti della loro lontanza. Anzi è un segnale di quanto sei - in fondo - "riconciliato con la vita".
Per asimmetria penso o ad alcuni conoscenti che una volta raggiunta la pensione sono andati letteralmente in crisi. Come se la loro vita si fosse svuotata di colpo del contenuto principale. Ne ho visti molti così. Mio padre, invece, una volta in pensione è rifiorito: si è rianimanto in mille attività che teneva nel cassetto e alle quali ha potuto dedicarsi. Ha saputo riempirsi la vita già da prima,  tanto che lasciare il lavoro non l'ha svuotata.
La casa è vuota, è vero. I bimbi mi mancano molto. Ma anche l'oggi è interessante. Pochi giorni con dinamiche tutte sue, ma con tanto da dare: perchè non prenderselo? Perchè non gustarlo?


2 commenti:

  1. Direi che nella vita dei genitori ci dovrebbe essere tutto, anche questi momenti di lontananza che ti fanno depositare un pò di malinconia ma anche ripescare il noi-coppia che riempie i tempi vuoti anche solo di pensieri. Purtroppo, per ragioni varie, non ci è capitato spesso di avere più di un paio di giorni di sosta, immagino ci farebbe un gran bene. Per ora non possiamo ancora delegare ma lo faremo e spero di poter fare del tempo lo stesso vostro buon uso.

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  2. Questo tempo vola, un po' perchè lo facciamo scorrere con cose che di solito non riusciamo a fare un po' perchè c'è pur sempre il grande desiderio di rivedere i piccoli. Però fa bene! Certo che fa bene!

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