Bea e Filippo

Bea e Filippo

giovedì 22 novembre 2012

Tra moglie e marito... non mettere i figli

... sempre in mezzo!
Papà e mamma sono sempre allineati? Mi piacerebbe indire un sondaggio per capire le dinamiche altrui... per ora mi soffermo su quelle di casa mia.... mi bastano. Non guardo ai massimi sistemi, al lungo termine. Mi concentro sul banalissimo quotidiano.
Il tasso di disaccordo su opinioni, atteggiamenti, opportunità o modalità delle reprimende rispetto ai figli mantiene sempre una discreta e costante presenza. A volte va un po' su, altre volte scende... ma i figli hanno questa grande dote: sanno mantenerla viva, anzi vivissima.
Un fatto è certo: "stasera che non c'eri tu, sono stati bravissimi...". Manco a dirlo e questo indipendentemente che il solitario a casa fosse la mamma o il papà.
Ne avevo già parlato in uno dei  primi post  del blog, precisamente in questo ( chi ha ragione?), ma non posso esimermi dall'affondare il colpo rispetto ad un tema troppo quotidiano. Troppo normale. Troppo scontato. Per questo, dal mio punto di vista, giustamente interessante.
Il tempo passa, i figli crescono. Cominciano ad esprimere valutazioni, piccoli giudizi, preferenze. I no e i sì non sono frutto di fasi di crescita (il classico periodo del no)  ma cominciano ad assumere contorni di scelta o di protesta. L'orizzonte educativo s'allarga e con lui le prese di posisizone, gli atteggiamenti, le linee di comportamento da salvaguardare o da reprimere... i piccoli mica scherzano: la testa la sanno usare, e le parole pure: ribattono, contestano, usano il perchè a ragion veduta... altro livello!
Ma io e mia moglie non siamo solo spettatori, siamo co-protagonisti di un percorso che si fa via via più interessante (per certi versi), ma anche più impegnativo.
Il problema è che, senza un copione predefinito e totalmente concordato, la possibilità di interpretazioni diverse si amplifica. "Lascialo - uso il maschile per comodità espressiva,  ma vale anche per la bambina -  perdere, non dovevi reagire così, perchè ti arrabbi tanto, che senso ha quel castigo, ma ascoltalo, non farlo piangere, lasciali tranquilli che se la sbrigano da soli, guarda che in questo caso lui/lei non c'entra, ma che si vestano come vogliono (questa la dico io... poco incline alle implicazioni estetiche di abbinamenti improponibili), stavolta hai sbagliato, guarda che disordine è colpa tua, no tua, non esagerare con i rimproveri, dovevi fare così,   ecc."... e si potrebbe continuare.
I figli in mezzo, e ai lati un papà e una mamma che spesso si sovrappongono in un sottile gioco delle parti che ruota attorno all'appoccio migliore, in quel momento. Approccio che il protagonista di turno ha certamente calibrato male, nei contenuti o nei toni. Il troppo o il troppo poco, l'opportuno o l'inopportuno, campeggiano sempre come variante non considerata. Il meglio è sulla bocca di chi osserva... quasi sempre.
I figli in mezzo danno filo da torcere. Non sempre è un male, perchè le divergenze poi si trasformano in confronto, dialogo, strategie future. Scambi di vedute a volte accesi, ma sempre utili per aiutarsi a comprenderli meglio e a comprendersi negli approcci quotidiani.
Ma i figli sono in mezzo e di lì non si spostano. Anzi riempiono spazi e tempi con il loro carico di vitalità a 360° che tenderà sempre di più a far emergere le nostre piccole o grandi divergenze.
E' il bello della diretta... senza copione!





16 commenti:

  1. L'astuzia dei mie figli che vanno dall'uno o dall'altra dicendo che l'altro ha detto: e noi abbocchiamo :D!
    Ma non ci fregano più eh ;D! Come no :D!
    Io e mio marito ci capiamo al volo, ma loro stanno imparando perfettamente come intrufolarsi... Anche questo è crescere, per loro e per noi!

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    1. ... è il crescere che certamente creerà prospettive da esplorare... si vedrà!

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  2. I figli hanno grande capacità di mettere i genitori contro :) Con fatica, e con l'esperienza, bisogna cercare di non cadere nel tranello...

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    1. ... a volte i bimbi generano questa situazione a prescindere. E in noi in effetti emergono le differenze.

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  3. Diciamo che stanno nel mezzo perché hanno perfettamente compreso, che li c'è il potere!!!!

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  4. Guarda qui vale la regola che in due fila liscio, in tre c'è una folla. E nella folla il caos non si può evitare ;)

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  5. Hai detto niente... e quando devi decidere qualcosa di importante per loro e non sei d'accordo? E' dura, uno deve cedere. Ma i compromessi che inevitabilmente accetti nella vita di coppia sono una cosa, invece se ci sono di mezzo i figli e sei convinto di avere ragione, è veramente dura.

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    1. Sul decidere una cosa importante non ci siamo ancora arrivato.... ma la vedo come te!

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  6. A me capita di rimproverare mio marito perché si è comportato in un certo modo con i bambini, senza rendermi conto che magari 10 minuti prima avevo fatto la stessa cosa.
    E' vero, come ci fanno discutere i figli non lo fa nessuno. E che adesso sono piccoli, figuriamoci quando arriveremo all'adolescenza...

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    1. l'importante è sapere che i mariti hanno sempre ragione....

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  7. quando si hanno punti di vista e vissuti diversi (che poi sono la conseguenza l'uno dell'altro) è difficile non discutere ... però farlo davanti a loro, a meno che il rimprovero non sia degenerato in modo pesante (casi da "amore criminale" sarebbe meglio evitare e soprassedere sul comportamento del genitore + coinvolto, in attesa di un dialogo chiarificatore PRIVATO. in genere, chi vede la situazione da fuori, è più obbiettivo di chi, incavolato nero, la vive in 1° persona, ma criticare l'atteggiamento dell'altro in presenza delle "vittime" sminuisce il suo ruolo educativo e autorizza i figli a mancargli di rispetto, cosa deleteria e pericolosa in ogni caso, ma soprattutto fastidiosa per il "carnefice", perché potrebbe accendere ulteriormente gli animi e degenerare in una crisi coniugale seria (nel tempo). Insomma i panni sporchi si "lavano" in camera da letto, non in soggiorno...

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    1. bene o male riusciamo a non discutere in presenza dei piccoli... ed è proprio importante!

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  8. ciao, Marzia ti consiglia e io vengo a conocerti...
    Questo post mi ha colpito e anche i commenti.
    Diversità è sempre ricchezza e offrire ai bambini la possibilità di confrontarsi con due adulti che li amano ugualmente ma a volte hanno opinioni e modi di sentire diversi è una grande opportunità. Se riusciamo poi a mostrare che opionioni diverse hanno modi rispettosi per coesistere e confrontarsi avremo offerto un esempio preziosissimo.
    Io lavoro con mio marito in questa direzione (e senza copione), non sempre è semplice ma lo sento l'unico modo possibile aderente a quello in cui credo e ai valori che voglio trasmettere.

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