Bea e Filippo

Bea e Filippo

lunedì 11 febbraio 2013

Carnevale e imprevisti (... o sfighe?)

Un post di cronaca, parlerà da sola... in una di quelle giornate dove si incastra il bello e il brutto, la festa e la sfiga... dove quando sembra girar tutto per il verso giusto,  la ruota degli eventi innesta la marcia indietro.
Piratessa bea
E' domenica... è il giorno della sfilata di carnevale. Bimbi carichi al punto giusto, hanno voglia. Il vestito da pirata recuperato per Filippo lo metterà la Bea... e Filippo con mantello nero, mascherina e cappello farà Zorro (ma sto Zorro manco sanno chi è eppure mantiene un fascino inattaccabile...). Quante volte ho  fatto Zorro pure io da piccolo... che nostalgia. 
Mi sveglia Bea, come al solito, sono le 8.00 e uno splendido cielo mi dà il buongiorno. Aria frizzante, ma la giornata si preannuncia bellissima. Ma in casa dopo pochi minuti cominciano ad addensarsi nuvole minacciose. 
Capitolo Filippo: la tosse del sabato ha portato con sé la febbre. Alle 8.00 siamo a 38°, e quando il piccolo s'ammala la sua frignosità raggiunge livelli sui quali è meglio non commentare.
Capitolo mamma: lei è ko. La schiena, non riesce quasi ad uscire dal letto. Maccheccavolo ha? non si capisce: sforzi particolari non ne ha fatti: colpo di freddo? Problema muscolare? E se fosse una colichetta renale? 
Fatto sta che si passa la mattinata con Pippo  ciondolante e  la moglie piegata in due.
I sani siamo io e Bea e decidiamo che alla sfilata ci si va. Antidolorifico alla mamma e tachipirina a Filippo e alle 14.00 puntuali Bea vestita da pirata si unisce al vascello dei bambini dell'oratorio pronti ad invadere le strade di Bresso.
Aria frizzante e festante. Mi dimentico sempre che però ci sono in giro un sacco di rompipalle con le bombolette colorate e non riesco a schivarle... mi ricordo sempre dopo che alla sfilata ci si deve presentare con abiti da riciclo!
Vabbè... si va. Bea è contenta, con le amichette butta coriandoli a destra e sinistra, "spernacchia" le stelle filanti e simula duelli pirateschi con la sua super spada.
Tanti bambini. Una sfilata allegra e simpatica, che mi fa superare il mio poco amore per il carnevale: il sorriso di Beatrice mi contagia.
Siamo nel bel mezzo della merenda che squilla il cellulare... è la mamma: l'antidolorifico non fa più effetto, è piegata in due e sta malissimo. Lascio Bea alla mamma di un'amica (me la accudirà fino alle 21.00) e corro a casa. 
Prendo in mano la situazione e impongo il Pronto Soccorso... Filippo è intrattabile e quindi chiedo ad una nostra amica se me la può accompagnare.
Sono le 17.30. E Silvia va in ospedale.
Per farla breve: alle 20.00 vado in ospedale a dare il cambio alla santa amica (che ad un certo punto era stata rimpiazzata temporaneamente da un'altra anima pia) perché la nonna, nel frattempo rientrata a casa,  mi dà il cambio con i bimbi.
In attesa della visita con moglie rimbambita dagli antidolorifici che le hanno dato subito, intuisco che l'Inter sta vincendo dai commenti ad alta voce del personale dell'ospedale... si vince, e questo un po' mi risolleva.
(PS. proposta a Sky: perché non regalare schermo e abbonamento nelle sale d'aspetto dei Pronto Soccorso? Questa sarebbe vera solidarietà!)
Alle 23.00 dopo 5,30 h. finalmente usciamo dal pronto soccorso (... se non sei morente ci si possono passare le giornate...). Diagnosi: forte infiammazione al rachide, sospetta piccola ernia. Cortisone e riposo. 

E' andata... è passata. Non mi vengono commenti. 
Al prossimo carnevale! 


2 commenti:

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