Bea e Filippo

Bea e Filippo

martedì 6 agosto 2013

Me la godo? ... un po' sì e un po' no...

Sono solo. Moglie e bambini al mare (dai miei suoceri).
Io alle prese con l'ultima settimana lavorativa.
Sono solo a casa... non ho vincoli: di orari, di faccende più o meno urgenti... 
C'è silenzio. In certi momenti è irreale.

I miei amici mi dicono: goditela! Dura poco...
In effetti. Venerdì ci riuniamo per andare in montagna.
Me la godo. Faccio ciò che mi pare.
Mangio schifezze. Non rifaccio il letto.
Tratto la casa come rifugio e non come bene da abitare.
Guardo la TV col rammarico che lo sport in agosto è drammaticamente troppo poco.
Programmo uscite (una birretta qua e là) con amici...
Insomma sopravvivo con un discreto margine di serenità.

O non me la godo? ... nel senso etimologico del termine, intendo.
Ogni tanto penso di essere fatto male: da una parte riconosco l'unicità di questi momenti.
Mi capita pure di desiderarli. Un po' di pace. Un po' di attenzione verso me stesso.
Il non avere vincoli per o doveri temporanei.
Il poter mettersi al centro un attimo col tempo tutto per sè.
Dall'altra quando mi ci trovo in mezzo vivo una sorta di disagio latente.
I mille micro progetti che mentalmente mi ero costruito per ottimizzare la solitudine, alla fine evaporano, in poche cose.... spesso fatte pure con pigrizia. 
Non sono sensi di colpa. Questo lo decodifico.
Ma un disagio da "lontananza"... che c'è, e quatto quatto mi rode dentro.

Sopravviverò. Lo so. Pure serenamente.
Senza scossoni esistenziali o drammi di coscienza.
Sopravvivo e bene (alla fine), ma più passa il tempo, più scorre questo tempo, sempre di più questi distacchi, seppur brevi, rimangono distacchi.

Alla fine negli affetti, i miei affetti, amo starci immerso.
Tempo fa scrivevo (a me stesso soprattutto) sulla libertà, e ne confermo i contenuti.
E' quella libertà che mi fa sentire bene quando sto con chi amo.
E' quella libertà che in fondo rende sempre meno attraente, nel mio vivere, la solitudine.
Non un dramma, per carità, ma neppure una una botta di vita.

Ancora quattro giorni.
Me la godo?
Un po' sì e un po' no....
Ma va bene così!




10 commenti:

  1. Ciao
    e' da fine Giugno che ho la family al lago dai suoceri ed e' vero, oltre allo svacco totale un piccolo tarlo ronza sempre!
    A me per esempio dispiace il fatto che mia moglie pur essendo al lago non e' che sia in vacanza, anche perche' oltre ai due teppisti deve occuparsi anche dei suoceri reduci da un inverno difficile e quindi so che non e' riposata come dovrebbe...per la carita' poi nel week end l'aiuto come posso ma un po di tristezza durante la settimana c'e'!
    Allora mi sono imposto di fare tutti quei lavoretti che durante l'anno si rimandano per farle trovare al suo ritorno una casa splendida splendente!(per ora sono fermo alla teoria ora devo assolutamente agire se no non faccio in tempo)

    Ciao buone vacanze e salutami i monti!

    Roberto


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  2. Il silenzio quando e' troppo fa un rumore assordante....secondo me quando la settimana sarà finita, tirerai un sospiro di sollievo. ;-))))

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  3. mio marito è partito per due giorni (1 notte) e i bimbi hanno fatto faville nel senso che sembrava mancasse da giorni... mio marito è stato bene (gara sportiva con vittoria in finale!) ma sempre pensando ai bimbi....i bravi genitori sono anche questo...goditela a metà insomma ....buone vacanze

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  4. Non ho ancora avuto questa possibilità di spasso ma...so già che anche io me la godrei solo a metà!
    Credo sia normale quel che provo e racconti....perché la famiglia e' un pezzo di noi e manca sempre, anche se è piacevole un po' di pace, ogni tanto.

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  5. Bello che sei! Leggo sempre con piacere queste riflessioni specialmente se escono da un cuore maschile che piacevolmente esterna.

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