Bea e Filippo

Bea e Filippo

venerdì 8 novembre 2013

Anch'io sono una maestra!

Due interventi di maestre sul Corriere della Sera: "Il mestiere di maestra? Più duro che fare il soldato" e "Pensate sia facile? Venite voi ad insegnare!". Un sacco di commenti "contro" le maestre. Un putiferio. Militaristi... e quindi a favore dei soldati. Anti-dipendenti pubblici: lavorano poco, se ne fregano, fanno 3 mesi di vacanza. C'è pure qualche difesa. Poche per la verità.
Semplicemente mi domando: in un paese dove consiglieri regionali spendono 30.000 euro in cene o pagano le spese del matrimonio dei figli. In un paese dove gestire la camera dei deputati costa 1.000.000.000,00 di euro e ben 5.000.000,00 sono spesi (all'anno) per fare fotocopie....
In un Paese dove magari ti scontano l'IMU ma poi ti aumentano la refezione scolastica, la retta dell'asilo, la tassa sui rifiuti, ti tolgono le detrazioni per il mutuo, ti bloccano gli assegni familiari (ben 30 euro per 2 figli).
In un Paese dove la scuola ti chiede di portare la carta igienica e il materiale didattico (anche se poi insegnanti si sbattono un sacco per non fare mancare nulla).
In un Paese dove in finanziaria si tolgono 200 ml di euro per le scuole paritarie (la maggior parte asili) rischiando di creare un buco educativo i centinaia di comuni. 
In un Paese dove 4 scuole su 10 cadono a pezzi ... e i soffitti in testa ai bambini e alle insegnanti...
In un Paese dove 4.000.000 di persone fanno fatica a mangiare e il Governo stanzia per loro l'equivalente di 2 kg di pasta all'anno!
Ecco in questo Paese di solito se ne esce grazie alle guerre tra poveri. In questo caso tra i militari e le maestre. Ma sì facciamo diventare una giusta rivendicazione una scintilla che accenda il rogo. Ma quel titolo, caro Corriere l'ha scelto la maestra?
E a margine di una rivendicazione escono rivoli di fiele dalle tastiere di un sacco di italiani. Perchè in fondo siamo un paese dove lo sport preferito è cazziare qualcuno. Siamo tutti tribuni impeccabili. E magari le cazziate sane che fa una maestra a scuola ai nostri figli vengono prese come atti prevaricatori.... se penso a quante ne ho prese io.

Non sono un insegnante. Un semplice genitore di bambini che frequentano la scuola.
Ebbene un Paese che non si rende conto che la categoria degli insegnanti è trattata in modo indegno. Che accetta che abbiano stipendi indecorosi, prospettive professionali nulle. 
Un Paese che considera la scuola una realtà di serie B, dove si drenano risorse, senza cercarne una vera modernizzazione per il futuro e per il bene degli studenti.
In una scuola dover se sei in certi territori (es. Bolzano o Valle d'Aosta hai in classe un Tablet per alunno, lavagne digitali o multimediali ecc.) se hai la  sfiga di abitare in altre zone ti cambiano tra insegnati ion due mesi o non hai neppure un banco decente.
Un paese dove la presenza di qualche insegnante inadeguato o incompetente spinge a denigrare una categoria intera.
Un paese che non riconosce che la Scuola è necessaria per il futuro dei suoi figli e che necessita investimenti, passione, cura, dedizione.
Un paese che non rispetta chi nella scuola prende a cuore il futuro dei nostri figli, chi insegna con competenza per passione e amore dei bambini, dei ragazzi e dei giovani. 
Un paese che non lotta perchè gli insegnanti vengano aiutati, supportati, valutati (certo), sostenuti.
Questo è un Paese destinato ad una lenta ed inesorabile agonia.

La Scuola, gli insegnati (maestre, professori, docenti universitari) non sono un di più. Sono la base del futuro, se non il nostro (ormai non lunghissimo) almeno quello dei nostri figli!



7 commenti:

  1. anche stavolta sono d'accordo al 100%. che poi si generalizza sempre e soprattutto si parla senza sapere le cose. conosco insegnanti precari che non ricevono lo stipendio per mesi, eppure arrivano puntuali a scuola e fanno il loro lavoro con passione. vedo maestre fare letteralmente miracoli con i bambini pur avendo pochissimi mezzi a disposizione. e riguardo all'IMU, nel mio comune per esempio quest'anno è stata introdotta una tassa di iscrizione alla materna: ovvero le famiglie con figli che avevano quindi detrazioni sul pagamento dell'IMU o magari nemmeno hanno una casa di proprietà pagheranno al posto di tanti single o pensionati con belle case e nessuno da mantenere. davvero molto giusto no?

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    1. ... Anche da noi hanno alzato le rette e l'addizionale... se non punta sulla scuole e sul futuro dei ns figli dive si andrà?

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  2. Mio marito è insegnante. Sfondi una porta aperta...

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  3. Conosco gli insegnanti (perchè ne ho in casa) e la scuola (perchè per un pò l'Alpmarito ci ha lavorato) e non di tutti ho stima (di alcuni, sì, però), nè trovo corretto che godano di più ferie degli altri dipendenti privati (come gli altri pubblici, da quel che so, del resto). Per molti, poi, fare lì'insegnante è un ripego, un mestiere sicuro, non una vocazione o un impegno serio, come dovrebbe essere, a mio parere.
    Per contro, però, concordo sull'importanza dell'insegnamento e delle risorse alle scuole e sul fatto che i soldi che buttiamo in altro (ovviamente altro che non ha nessuna importanza, come i soldi per la politica), nonchè i tagli all'istruzione ed alla ricerca, siano un gravissimo segno di inciviltà.
    Purtroppo, nel nostro Bel Paese non si investe sul futuro, ossia sui bambini, nè con riguardo a strutture ricreative o sportive, nè con riguardo all'istruzione, nè incentinvando o aiutando chi i figli li mette al mondo e li mantiene.
    p.s. Mi spiace deluderti e non so a Bolzano, ma posso assicurarti che in Valle d'Aosta, di lavagne elettroniche e tablet neanche l'ombra e i bambini portano pennarelli e fogli di recupero per la scuola e altro materiale didattico, anche se non la carta igienica e non tutte le strutture sono a norma e adegute negli arredi. Anche qui si sperpera senza remora per arricchire i soliti.

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    1. ...non difendo aprioristicamente la categoria (mi chiedo anche perchè un dirigente regionale abbia 32 o 36 giorni di ferie, mentre a me ne danno 22, per 4 di ex festività).... ma secondo me spesso è bersagliata ingiustamente. Poi sul resto si potrebbe davvero scrivere a iosa...

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  4. Grazie, Vittore.
    Sono una maestra, lo dico con orgoglio grande, per un mestiere pieno di responsabilità e fatica, ma anche di grandissime soddisfazioni e gratificazioni: Vedere un bambino che impara, che cresce, che sta bene in classe, soprattutto se questo bambino è partito senza basi solide (familiari, culturali, economiche, sociali) vale più di mille articoli o riconoscimenti ufficiali.
    Per tutti quelli che vogliono vedere uno dei tanti modi di fare il maestro, io sono qui
    http://apedario.blogspot.it/
    Ciao, Vittore, un abbraccio!

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