Bea e Filippo

Bea e Filippo

venerdì 24 agosto 2012

Impressioni... che parlino i volti

L’estate impazza ancora. Si muore dal caldo, ma le ferie sono andate. Volate via rapidamente con la loro scia.
Una scia molto ricca, da cui è complicato estrarre espressioni che ne sintetizzino sia il vissuto che il significato.

Una scia che trascina via momenti, piccoli ricordi. Ma lascia belle sensazioni.
Quest’anno, comunque, le vacanza con i bimbi hanno avuto una specie di svolta. Bea e Filippo stanno crescendo e in fretta!
Stare con loro, fare cose con loro, vivere esperienze è stato molto più semplice.

Anzi, il loro crescere ha aumentato le possibilità: si sono aperti spazi di movimento che negli ultimi anni, per forza di cose, non si riusciva ad avere.
Bea s'è fatta una camminata di 5 h tra salita e discesa (orgoglio di mamma ... e papà). Filippo passava ore a giocare con gli altri bimbi senza necessità di tutoraggio.
Quando maiiii. E cito solo piccoli episodi.

E tutto questo ha dato un sapore diverso al tempo vissuto, popolato maggiormente di sorrisi che di capricci, di movimento piuttosto che di statica attenzione.
E come non segnalare anche un pizzico di libertà in più che io e mia moglie siamo riusciti a ritagliarci…

Il contesto ha aiutato un sacco: giornate bellissime, amici (grandi e piccoli) sempre al nostro fianco, luoghi accoglienti, buon cibo, armonia e voglia di fare.
Ingredienti che hanno colorato quasi tre settimane di ferie.
Non ho voglia di cronache, preferisco lasciar parlare i volti:  li riguardo  a “freddo” (e dopo qualche giorno d’ufficio) e suscitano nella mia mente un sano velo di nostalgia per i giorni trascorsi.
L’estate la racchiudo in queste espressioni: non dicono abbastanza?

4 commenti:

  1. Siete davvero una bella famiglia, è rilassante leggere le vostre avventure estive e guardare i volti della felicità. I bei ricordi sono un dono inestimabile ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bentornata! L'estate è andata bene... vediamo come si ripartirà!

      Elimina
  2. Ho le lacrime. Non per la commozione, ma per la disperazione. Dove li distribuiscono bambini così? Ricordo quella volta che mio figlio aveva 5 anni e prima non voleva camminare, poi all'improvviso ha cominciato a correre per il sentiero e, pur rischiando di inciampare sulla lingua lunga fino ai piedi, non riuscivo a raggiungerlo. Eh, bei momenti! Lo sai che sei fortunato, vero?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. so di essere fortunato... e con queste due teppe m i diverto un sacco. Non è però che siano perfetti... Bea ogni tanto mi sembra una mini adolescente... (ho i brividi pensando agli anni caldi) e Filippo è un tipettino e ogni tanto bisogna proprio saperlo prendere...

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...