Bea e Filippo

Bea e Filippo

lunedì 27 agosto 2012

Si riparte... voglia zero!

La voglia è poca. Il cielo azzurro e senza nubi (bellissimo) non aiuta...
Alcuni mesi in più di ferie li avrei fatti volentieri. Ma non si può.
Mi  vien da dire “per fortuna”, vuol dire che ho un lavoro. Di questi tempi.
Ma lascio stare.
Poca voglia, ma si riparte.
Meno male la ripartenza è tranquilla: il trauma di ripartire a 100 all’ora mi avrebbe steso.
Ricomincerà fra poco il corso normale dell’anno: bimbi all’asilo e via con tutti gli appuntamenti del caso. Il lavoro riprenderà ritmi importanti, e il resto non sarà da meno.
Il tran tran quotidiano del feriale e del festivo riavvolgerà la nostra famiglia. Probabilmente le novità non saranno legate da cose diverse che si presenteranno, ma ad una nuova fase che i nostri bimbi ci permetteranno (o costringeranno) di vivere.
Finalmente entrambi alla scuola materna  (e l’anno prossimo si parlerà di scuola vera!?!) ed è  finita l’era dei pannolini.
Non riesco ad immaginarmi le mille cose che succederanno, in fondo quella che sembra vita normale, normale non lo è mica tanto. Ricordo lo scorso anno che non passava settimana che non ci fosse qualcosa da rivedere, da incastrare, da ristudiare. Le sorprese sono dietro l’angolo: arrotoli programmi che srotoli un minuto dopo. Non sono poi così convinto che la quotidianità sia monotona... anzi.
Le certezze sono il mutuo e le bollette (ops dimenticavo: pure la moglie e l’Inter) … per il resto si accettano sorprese! (oddio … se per caso venisse garantita un certa regolarità al campionato familiare non mi dispiacerebbe … ).
Si riparte e la poca voglia mi aiuta a guardare al settembre incombente con spirito libero: 3 settimane di inserimento di Filippo? In qualche modo si farà (che p...e, permettetemelo). E poi quel che viene viene.
In fondo il bello della vita familiare è proprio questo: la normale imprevedibilità. Che fa scorrere il tempo molto velocemente. E mai vuoto.
L’ottobre è lì fuori e mi piace un sacco. Il novembre (mese inutile), speriamo sia mite.
Il dicembre … mizzega arriva già il freddo: non lo sopporto. Urca è già  Natale e magari la neve arriverà presto. E da gennaio è tutto in discesa perché le giornate s’allungano.
Nessuna voglia, ma sono pronto.

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